121
|
Da: Paula de Waal
Data: Dom 5 Mag 2002 0:10pm
Oggetto: clipping del sito suggerito da manuela_ lungo
|
|
Un clipping del site indicato da Manuela
(non può essere usato come materiale, ho solo fatto copia/incolla
per facilitare la lettura)
http://www.eukra.com/cgi-bin/WebObjects/News.woa/wa/showSnip?__snip=7679&uid=1k0gYjrbFBvAqAAF
Un network per l'aggiornamento continuo sulla salute mentale
Il Laboratorio di Ricerca Educativa dell'Universita di Firenze
ha lanciato un nuovo progetto di aggiornamento online per i medici
che si occupano di salute mentale: ECM-BHC (Educazione Continua dei
Medici - Brain Health Care). Il network intende provvedere alla formazione
continua del medico in merito alla salute mentale e fisica del paziente,
utilizzando Internet sia come ambito di realizzazione del progetto
sia come fonte di utili informazioni per un aggiornamento costante
e pratico. I partecipanti, collegati fra loro da una rete Intranet,
potranno seguire un corso suddiviso in due fasi. Nella prima saranno
poste le basi per la programmazione dei contenuti, mentre la seconda,
prevista per settembre-dicembre 2001, sara una fase operativa a cui
potranno accedere medici da tutto il mondo. La struttura del corso
prevede l'attivazione di chat e forum di discussione tra i partecipanti
moderati da esperti, bibliografie e seminari online tematici a durata
mensile, test a quesiti multipli incrociati per la verifica dell?apprendimento.
Web: http://www.seeb2bhealthcare.net
Info: Paolo Manzelli <LRE@blu.chim1.unifi.it
----------------------------------------------------
Educazione Continua dei Medici - Progetto Brain Health Care
On Line - salute mentale in Rete
Dal sito web del progetto ECM - BHC <http://www.seeb2bhealthcare.net/
L'Organizzazione Mondiale della Sanita dichiara che il trend epidemiologico
delle malattie mentali si conferma in costante aumento. I fattori
che possono incidere sulla salute mentale dell'individuo hanno una
provenienza multipla: genetica, ambientale, psicobiologica e sociale,
come dimostrato dalle ricerche piu recenti.
Le malattie mentali determinano sofferenza individuale e dei sistemi
sociali , invalidita permanenti ed anche costi economici elevati.
Vedi "Helsinki: l'allarme dell'O.M.S. per l'aumento delle malattie
mentali" <http://www.123point.net/001topzine/salute/artsal65.htm.Partendo
da queste considerazioni e dal lancio del ?Programma di Educazione
Continua in Medicina? (ECM) del Ministero della Sanita? <http://ecm.sanita.it/, si costituisce
un network di partners aggregato dal LRE-EGO-CreaNET della Universita?
di Firenze con il proposito di dar vita ad un metodo di Formazione
Permanente del Medico per tramite il progetto di educazione in rete
telematica interattiva, comprensivo di seminari in presenza organizzati
periodicamente.
Il network
Il network di partners ECM-BHC e finalizzato ad integrare e promuovere
un approccio olistico ed interdisciplinare nell? atteggiamento professionale
del medico e nella pratica della medicina , per dare vita a modelli
cognitivi adatti a favorire la salute mentale, utili sia nella attivita
professionale del medico che nella medicina preventiva.
Quanto sopra sara? reso possibile traendo spunto dalle stesse esperienze
dei medici, al fine di trasformarne interattivamente la informazione
in rinnovate conoscenze e in comunicazione creativa,
che permettera di convertire, in ?intelligenza connettiva ?, tutti
i ricavati cognitivi ottenibili dall? analisi dei sintomi ed dei prodromi
della malattia mentale, in valide ed innovative terapie cliniche cosi
come nella comune pratica attuativa in medicina. In tal guisa il Network
affiliato al Programma ECM-BHC e? orientato a promuovere la migliore
possibile formazione in rete telematica interattiva per la prevenzione
e la cura della salute mentale e per la promozione di elevati standard
di etica e competenza e condotta professionale dei medici , integrando
le terapie mediche e farmacologiche piu avanzate con la diffuzione
e divulgazione delle conoscenze e delle metodologie piu? adeguate
allo scopo di migliorare mantenere e proteggere la salute dei cittadini
cosi come il miglior stile e qualita della vita dei pazienti e degli
stessi medici.
I medici
Il network di educazione continua sara reso possibile traendo spunto
dalle stesse esperienze dei medici, al fine di trasformarne interattivamente
l'informazione in rinnovate conoscenze e in comunicazione creativa,
che permettera di convertire, in ?intelligenza connettiva?, tutti
i ricavati cognitivi ottenibili dall?analisi dei sintomi e dei prodromi
della malattia mentale, in valide ed innovative terapie cliniche cosi
come nella comune pratica attuativa in medicina. In tal guisa il Network
affiliato al Programma ECM-BHC e orientato a promuovere la migliore
possibile formazione in rete telematica interattiva per la prevenzione
e la cura della salute mentale e per la promozione di elevati standard
di etica e competenza e condotta professionale dei medici , integrando
le terapie mediche e farmacologiche piu avanzate con la diffuzione
e divulgazione delle conoscenze e delle metodologie piu? adeguate
allo scopo di migliorare, mantenere e proteggere la salute dei cittadini
cosi come il miglior stile e qualita della vita.dei pazienti e degli
stessi medici . I contenuti della formazione continua tratteranno
prevalemetemente i temi riguardanti la salute mentale, dalle basi
neurobiologiche alla gestione dei problemi psicologici e sociali,
mentre il livello di approfondimento sara appropriato per le esigenze
professionali del medico di medicina generale.
I principi
l network di partners affiliati dal LRE/EGO-CreaNET della Universita
di Firenze per il Progetto ECM-BHC OnLine ( salute mentale in rete)
persegue e lavora attuando i seguenti principi e linee di guida, per
incoraggiare la responsabilita e la coscienza individuale e sociale
dei medici nel servire al meglio la comunita? tramite l? aggiornamento
continuato ed interattivo delle conoscenze sul cervello e la evoluzione
della mente umana:
- il Giuramento di Ippocrate
- le indicazioni della WHO (World Health Organization)
- le dichiarazioni programmatiche della WMO
(Workd Medical Organisation)
Tali linee di guida vengono acquisite e divulgate allo scopo
di:
- tenere alta la attenzione del personale
medico alla promozione della salute mentale
- a collaborare per l?avanzamento delle conoscenze
scientifiche sul cervello e la mente umana
- promuovere la educazione continua e la diffusione
delle conoscenze per favorirne lo sviluppo
- potenziare a livello nazionale europeo ed
internazionale un ampio dialogo sulle problematiche della salute
mentale tramite la fondazione della Virtual BLU ( Business Labour
University) finalizzata a cooperare con simili attivita? a livello
mondiale.
----------------------------------------------------
Schema pilota del programma ECM - BHC online
Da una comunicazione alla redazione di Paolo Manzelli lre@chim1.unifi.itdel 26
gennaio 2001
Programma MENSILE: Educazione Continua dei Medici : BRAIN HEALTH CARE
ON LINE
(previa registrazione del personale medico) ( ORE - Minimo: 5 ORE
MENSILI X 10 MESI /ANNO = 150 ORE nel TRIENNIO 2001-2004) Sistema
interattivo di Aggiornamento Continuativo medico per tematiche organizzate
su domanda via Internet.
Missione del corso
La finalita del ECM-BHC online del Programma online ECM-BHC e di attuare
un sistemea di aggiornamento permanente in rete telematica interattiva
necessario per provvedere ad una formazione culturale e professionale
continua del medico su tematiche correlate alla salute mentale e fisica
del paziente, che verranno integrate nel World Wide Web permettendo
una facile reperibilita delle conoscenze innovative e di base sul
cervello e le sue funionalita? nei riguardi del corpo e della mente,
nonche? sulle terapie e metodologie di possibile risoluzione dei danni
cerebrali ivi compreso il loro trattamento farmacologico
Il team
Il team di partners impegnati nella formazione ed aggiornamento ECM-BHC
dara? sviluppo ad una interattivita? on line tra il personale medico
in modo che il sistema di rete possa generate una crescita culturale
produttiva e costante di educazione permanente.
Tematiche
Tematiche trattate dal progetto ECM-BHC saranno relative agli sviluppi
delle Neuro-scienze ed alle tematiche scientifiche e psicologiche
correlate ai danni cerebrali e alle loro terapie.
Struttura del corso
La struttura del Corso sara? attuata in termini di EDUCAZIONE su DOMANDA.
Il piano di lavoro seguente verra? discusso ed approvato in una serie
di incontri e di attivita? in rete intranet che prevedono le seguenti
fasi:
- Organizzazione di tre Comitati del Management
Centre e Cabina Regia del Progetto ECM-BHC: A) Scientifico, B) Organizzatiivo,
C) Tecnologico
- definizione WORKING PLAN suddivis in tre cicli:
(riunione finale c/o PIN di Prato Meta? Marzo 2001 - Informazioni
Laura Grassi Laura@pinet.ing.unifi.it)
1? Ciclo) Febbraio Marzo 2001 - Livello di Progettazione definitiva
del Progetto di Education ON DEMAND - tema: Contenuti ed Architettura
di rete del Programma ECM-BHC ed ampliamento del gruppo di partners
livello Nazionale.
2? Ciclo) Aprile - Giugno -2001 - Livello pre-operativo -Tema prima
sperimentazione in un INTRANET entro un gruppo ristretto di adesioni
di personale medico in collaborazione con le associazioni dei medici-di
base . Il ciclo che verra' denominato BRAIN KNOWLEDGE EXCHANGE. In
tale periodo verra? attivata una ampia pubblicizzazione in rete della
iniziativa ECM-BCH.
3? Ciclo) Settembre -Dicembre 2001- Prima fase di Livello operativo
per la espansione delle iscrizioni e progettazione di un confronto
Europeo ed internazionale finalizzato ad attivare una ampia collaborazione
a progetti Europei.
Schema mensile delle attivita in rete telematica interattiva
- Argomento del mese: Seminario online Esempio
NEUROLOGIA nel WEB
- Cosa c?e? di Nuovo: Conferenze ed eventi
es: settimana del Cervello http://www.settimanacervello.ch/home.htm
- mail box interattivo: Domande e Risposte
- Bibliografia online (italiano ed inglese):
Letture di aggiornamento Web-based, biblioteca di letture essenziali
(Libri e Riviste), links
- Chat - Forums settimanali (Brain Knowledge
Exchange): dialogo tra medici sull? argomento del mese (a gruppi
di 10 pattecipanti al max) regolato da un esperto
- Test a quesiti multipli incrociati per la
verifica dell?apprendimento
Motore di Ricerca specializzato per la ricerca di tematiche relative
al programma ECM-BHC
- Archivio delle tematiche mensili precedentemente
trattate.
- Programma di assistenza su domanda: psicologica,
medica, informatica
- Proposte di collaborazione attiva personali
e di nuove Partnership
- Varie: Informazioni utili.
----------------------------------------------------
Attuali partner del progetto
Da una comunicazione alla redazione di Paolo Manzelli lre@chim1.unifi.itdel 26
gennaio 2001
- LRE/EGO-CREANET ? Universita? di Firenze ? Proponente
Nota: Il LRE/EGO-CreaNET che si avvarra? del Editore Universitario
CENTRO DIDATTICO TV della Universita? di Firenze <http://www.cdt.unifi.it/per
la produzione di materiali didattici online, e della collaborazione
della Associazione telematica internazionale EGO-CreaNET.
Direttore Paolo Manzelli <LRE@blu.chim1.unifi.ithttp://www.chim1.unifi.it/group/education
Collaborazione: Riccardo Simoni Neuropsichiatra <riccardosimoni@tiscalinet.it-
Vertici? Network di Psicologia e Scienze Affini - Presidente Dr. Rolando
Ciofi <rciofi@vertici.it- MOPI
- Movimento Psicologi Indipendenti - Tommaso Valleri <valleri@vertici.it- SPC
Scuola di Psicoterapia Comparata - Paolo Chellini <pchellini@vertici.it-
Studio di Counseling Psicopedagogico - Palermo ? Prisciandaro Alessandro
<prisciandaro.alessandro@tin.it,
http://www.counselingonline.it/-
Centro Studi Ricerche Psicopedagogiche HOLOS - Siracusa - Tiziana
Pricoco <holossr@tin.it- Liberta Medica
<http://www.libertamedica.it/-
Giorgio Cazzato <cazgio@libero.it, Sabino
Nanni <sabino@micanet.it, <nanni@mcmail.it<sabino.nanni1@tin.it-
Universita' Studi di Perugia - Istituto Malattie Nervose e Mentali
cattedra di Riabilitazione Neurologica
Direttore Franco Federici <neuro99@libero.it- Cattedra
di Psichiatria e della Scuola di Specializzazione in Psichiatria,
Facolta di Medicina e Chirurgia dell'Universita degli Studi del Piemonte
Orientale "Amedeo Avogadro" - Direttore Eugenio Torre <clinpsic@med.unipmn.it-
Alfio Cantini Neurologo Ospedale Prato - Tirocinio in medicina generale
<cantini@supereva.it, <cantini@sintoscoumbra.it,
<cantalf@masternet.it-
Manlio Matera - Presidente AIMA - per la cura della malattia dell'Alzeimer
di Firenze , http://www.italz.it/refs/aima/aimad-fi-mappa.htm-
Dipartimento di Scienze dell? Informazione, Cattedra di Informatica
Applicata, Universita degli Studi di Milano <http://psycho.usr.dsi.unimi.it/Prof.
Giorgio Valle <valle@dsi.unimi.it- Associazione
Scientifica FATA Team per l'utilizzo interdisciplinare delle tecnologie
multimediali - <fatateam@g-pini.unimi.itOrganization:
Istituto Ortopedico Gaetano Pini - Milano ? Presidente Adelio Schieroni-
INTERNET BUSINESS NEWS <http://www.ibn-italy.com/
Redazione Eukra info@eukra.com, Marco Barulli marco.barulli@ibn-italy.com,
Stefano Marioni <stefano.marioni@ibn-italy.com-
Associazione MEDIA EVO - Presidente Daniele Pulcini, Istituto Superiore
di Sanita - Resp. Sistemi informatici c/o Laboratorio di Ematologia
ed Oncologia c/o Coord. Scientifico <d.pulcini@ema.net.iss.it-
METRICS ? BOLOGNA Italy
Training, Research & Consulting, European Projects <http://www.metrics.it/, e-mail:
metrics@infinito.it, Erberto
Sandon "Erberto Sandon" <e.sandon@tiscalinet.it-
AGORA' TELEMATICA ATENEA srl - Roma - Paolo Subioli <p.subioli@agora.it
Lorenzo Sisti <l.sisti@agora.it>Il Progetto
ECM-BHC, prevede la organizzazione semestrale di seminari e/o convegni
in presenza che verranno comunicati di volta in volta ai partecipanti
con un anticipo di tre mesi. Attualmente il Sabato, 2 giugno 2001,ore
8.30-17.30 c/o Istituto Ortopedico Gaetano Pini, Piazza A. Ferrari
1, Milano e prevista l'organizzazione del Convegno a Milano sul tema
"b2b health care:brain to body and body to brain".
- - - - -Messaggio originale- - - - -
Da: marmoreit
Inviato: domenica 5 maggio 2002 9.18
A:
Oggetto: [lte-2002-ecm] notina
Ciao ECMini e buonadomenica a tutti ;voglio sperare che Paola
stamattina non abbia la febbre,un bacione per guarire.
Ho consultato le pagine web italiane, ma ancora non ho finito. Su
Eukra a cui sono iscritta ho trovato questo:
"Il Laboratorio di Ricerca Educativa dell'Universita di Firenze
ha
lanciato un nuovo progetto di aggiornamento online per i medici
che
si occupano di salute mentale: ECM-BHC (Educazione Continua dei
Medici - Brain Health Care). Il network intende provvedere alla
formazione continua del medico in merito alla salute mentale e fisica
del paziente, utilizzando Internet sia come ambito di realizzazione
del progetto sia come fonte di utili informazioni per un
aggiornamento costante e pratico....
http://www.eukra.com/cgi-bin/WebObjects/News.woa/wa/showArticle?__art=3486&uid=1k0gYjrbFBvAqAAF
Mi sono iscritta a Cybermedica x i corsi on-line di ecm -Progeto
percorso donna 2001.
Non ho trovato materiale specifico ECM professione ostetrica.
Per il 15 Maggio oltre a finire il nostro lavoro dobbiamo anche
consegnare le risposte ai questionari dei testi del Dossier?
Ciao
Manu
|
122
|
Da: Anna Fata
Data: Dom 5 Mag 2002 2:45pm
Oggetto: Introduzione alla Discussione del caso
|
|
Ciao Paula,
questo è quanto ho trovato come introduzione nel sito: non so se
ti riferivi esattamente a questo, anche perché è veramente poco.
Buona domenica a tutti.
Anna
"Il metodo dello studio del caso è stato utilizzato per anni per
insegnare la legge, l'economia e la medicina, ma è meno comune nella
scienza, nella quale sono stati introdotti nel corso degli anni '90.
Come tecnica didattica è molto promettente perché contribuisce ad
umanizzare la scienza ed è in grado di illustrare la metodologia scientifica
ed i valori della scienza. Essa favorisce lo sviluppo delle abilità
individuali ed il pensiero critico. I casi sono storie con un messaggio
educativo".
- - - - - Original Message - - - - -
From: Paula de Waal
To:
Sent: Sunday, May 05, 2002 11:15 AM
Subject: R: [lte-2002-ecm] Discussione del caso
Grazie Anna! sei stata velocissima!
Sarebbe opportuno chiarire anche le dinamiche del metodo
jigsaw. Nello stesso site c'`e una introduzione. Sono queste dinamiche
che "percepisco"come valide anche in attività on-line. Facciamo un
riassunto anche di quello? Se qualcuno di noi conosce già il metodo,
potrebbe spiegarcelo ?
Incollo parti della mia e-mail anteriore per mantenere il
thread (alla fine della pagina)
- - - - -Messaggio originale- - - - -
Da: Anna Fata
Inviato: sabato 4 maggio 2002 22.34
A:
Oggetto: [lte-2002-ecm] Discussione del caso
Questa è la traduzione dello studio del caso con il metodo
'Jigsaw'.
Buona lettura e buona serata!
Anna
UNO STUDIO DEL CASO NELLE POSSIBILITA’ DI TRATTAMENTO DELLA
DEPRESSIONE
Il presente esercizio è stato progettato per introdurre
alle alternative possibili del trattamento della depressione. Il
suo obiettivo è mettere in evidenza quanto sia complesso scegliere
il trattamento.
Secondo molti docenti, il modo migliore per imparare consiste
nell’insegnare agli altri, per questo, la presente classe virtuale
si propone di fare ciò tramite il metodo “jigsaw”.
Gli obiettivi sono i seguenti:
- Apprendere i s/vantaggi ed i costi dei singoli
trattamenti;
- Comprendere le difficoltà e la natura probabilistica
delle decisioni relative al trattamento;
- Presentare le potenzialità dei trattamenti alternativi
e dei rimedi naturali;
- Stimolare la curiosità sulle risorse per il
trattamento della depressione nel proprio campo.
Il lavoro verrà articolato nelle seguenti Fasi:
- Fase 1: Divisione della classe in ‘Home Groups’,
ciascuno composto da 5 persone, a cui viene fatto leggere il
caso con i relativi trattamenti possibili. Al termine, viene
eletto un rappresentante del gruppo che frequenterà gli ‘Expert
Groups’, in cui prenderà nota dei vantaggi, svantaggi e costi
dei singoli trattamenti.
- Fase 2: Ciascun rappresentante tornerà nel
suo ‘Home Group’ ed insegnerà ai compagni quanto appreso, i
quali dovranno riassumere poi quanto appreso. Alla fine, il
gruppo si metterà anche nei panni della paziente e indicherà
quale tipo di trattamento professionale preferirebbe provare
per primo e perché. Di fronte a tutta la classe, poi, verrà
scelta una persona che rappresenterà l’intero Home Group da
cui proviene, per presentare il riassunto di quanto appreso.
Il tempo medio stimato per tale percorso di apprendimento
è così suddiviso:
5’ per lettura e discussione del caso negli Home Groups
(Fase 1)
15’ negli Expert Groups
15’ negli Home Groups (Fase 2)
15’ per la presentazione e discussione di quanto appreso
nella Full Class
La valutazione viene effettuata:
- nell’immediato: in base alla partecipazione
di ciascun membro alla discussione ed alle argomentazioni addotte
alla scelta del trattamento;
- a lungo termine: domande su s/vantaggi, costi
di ciascun tipo di trattamento.
IL CASO
La paziente non è stata bene di recente, piangeva, rimuginava,
faticava a concentrarsi in classe nel corso delle ultime 2-3 settimane
e non sembrava più essere interessata a nulla, neanche alla pallavolo.
Si sentiva stanca, senza forze, non riusciva a dormire
bene alla notte, si svegliava molto presto e non era in grado di
riaddormentarsi. Sembrava molto depressa e faticava a stare in piedi.
La paziente ha riferito che, ultimamente, il suo ex-marito
le telefonava quasi tutte le notti e, spesso, minacciava di suicidarsi.
Inoltre, era preoccupata per la sua assicurazione sulla salute,
oltre che per la salute dei suoi genitori. Riferisce anche problemi
economici e la difficoltà di badare a se stessa e a suo figlio.
Di recente è stata anche dal medico di famiglia che le
ha consigliato di rivolgersi ad uno specialista per una possibile
diagnosi e trattamento per la depressione.
A questo punto vengono presentate le possibili terapie:
- Terapia farmacologia a base di antidepressivi
triciclici (es. amitriptilina, imipramina, doxepin). Tali principi
attivi stimolano l’SNC, potenziando le sinapsi adrenergiche e
bloccando la ricaptazione della norepinefrina e della serotonina.
IL periodo necessario per poter rilevare i primi benefici varia
da 1 a 3 settimane. Tale trattamento è indicato principalmente
per la depressione endogena. Il dosaggio va progressivamente aumentato
nel tempo, fino ad un massimo di 300mg/die, così come ridotto
gradualmente in fase di sospensione. Effetti collaterali più frequenti:
bocca asciutta, vertigini, mal di testa, aumento dell’appetito,
costipazione. Nle corso del trattamento è bene evitare l’assunzione
di alcolici, di esporsi in modo prolungato ai raggi solari e la
guida di auto e macchinari. Costo: circa 100$ per tre mesi, a
seconda del dosaggio. Vendita solo dietro presentazione della
ricetta medica.
- Terapia farmacologia a base di inibitori selettivi
della ricaptazione della serotonina (SSRIs) (es. fluoxetina, sertalina,
paroxetina): agiscono potenziando l’attività della serotonina,
impedendo la sua ricaptazione. Sono molto più efficaci degli antidepressivi
della generazione precedente, provocano meno effetti collaterali,
minori rischi di sovradosaggio ed è possibile anche un’unica somministrazione
giornaliera. L’efficacia si esplica in 5-6 settimane. Il dosaggio
va da 20 mg/die a 60 mg/die, non si dovrebbe superare gli 80mg/die.
Gli effetti collaterali possono essere: disturbi gastrici, cefalea,
nervosismo, vertigini, insonnia, disfunzioni sessuali. I costi
si aggirano intorno ai 200$ per tre mesi per dosi di 20mg/die.
La vendita avviene dietro presentazione di ricetta medica.
- Terapia farmacologia a base di inibitori di
monoamine ossidasi (MAO): elevano i livelli cerebrali delle amine
organogene. Comportano effetti collaterali potenzialmente seri,
per questo non rappresentano degli antidepressivi di elezione.
Il dosaggio va da 10mg/die ad un massimo di 60mg/die. I primi
effetti terapeutici si manifestano dopo 3-6 settimane dall’inizio
del trattamento. Gli effetti collaterali più frequenti sono: nausea,
secchezza delle fauci, vertigini. La reazione avversa più pericolosa
è rappresentata dalle crisi ipertensive scatenate dall’assunzione
di alcuni cibi e sostanze con elevato livello di tiramina, in
concomitanza con il trattamento farmacologico. Tale terapia comporta,
quindi, delle precise restrizioni alimentari. Il costo di 120
pastiglie da 10 mg. È di circa 70$. E’ necessaria la prescrizione
medica.
- Un rimedio naturale: l’Erba di St. John: l’Hypericum
perforatum sembra essere l’ingrediente attivo che agisce sullo
stato depressivo. Essa sembra essere efficace al pari degli antidepressivi
di ultima generazione. Presenta il vantaggio di minori effetti
collaterali, costi e maggiore soddisfazione per i pazienti. Gli
effetti secondari sono: irritazione della mucosa gastrica, fotosensibilizzazione,
rischi non ancora accertati in gravidanza. Accentua l’effetto
della caffeina, dei principi attivi contro la tosse e l’influenza,
degli antidepressivi, diminuisce l’effetto della pillola anticoncezionale.
La Food and Drug Administration la considera un integratore alimentare,
per questo la sua qualità non è soggetta a controlli di qualità
come i prodotto farmaceutici standard. I costi sono soggetti alla
variabilità del venditore: in genere, 90 pillole da 300 mg., sufficienti
per circa 1 mese, costano 8$. Non è necessaria la prescrizione
medica.
- Terapia cognitivo comportamentale (CBT): è una
forma strutturata di psicoterapia in cui al cliente viene insegnato
a riconoscere e cambiare i processi di pensiero che causano o
contribuiscono ad accentuare i sintomi della depressione. Inoltre,
ai pazienti viene insegnato anche a fare fronte alla difficoltà
di concentrazione, al procrastinare che, spesso, provoca un umore
disforico. E’ stato dimostrato che la CBT è efficace come l’imipramina
nel trattamento della depressione e come la psicoterapia interpersonale
(IPT). Anche se l’imipramina aveva un’azione più rapida nel tempo,
dopo 16 settimane i 3 gruppo erano equivalenti. Un miglioramento
dei sintomi si rileva tra 3-7 settimane dall’inizio del trattamento.
Si è visto che è molto più efficace con le persone depresse in
modo molto accentuato. Inoltre, la possibilità di ricaduta sembra
poco frequente. Il trattamento più efficace, però, sembra essere
quello combinato con gli antidepressivi. Gli effetti secondari
sono: l’abbandono, la necessità di una terapia di almeno 16-20
settimane, la ricerca del terapeuta, il tempo settimanale da dedicarvi,
la possibilità di errori. I costi vanno da 90$ a 120$ per seduta,
che al mese diventano 360$-480$. Alcune assicurazioni rimborsano
almeno una parte di tali costi.
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
- -
Il caso è stato creato da un team multidisciplinare
(infermieri/psicologi/farmacisti) e le attività proposte sono in
formato Jigsaw, una metodologia di organizzazione delle attività
e
dei ruoli dei gruppi di discussione molto cara alle università di
psicologia. La documentazione è completa: overview della metodologia,
consigli per la conduzione dei lavori, etc.
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
- - -
. ....conoscere meglio il Jigsaw potrebbe portarci
nella buona strada dell'uso di case study in ambienti collaborativi
on-line. Cosa ne pensate?
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
- - - - - - - - - - - - - -
.......Potremmo fare una task-force di traduzione, o
riassumere in ampie linee, etc. per coinvolgere chi non avrà la
possibilità di leggerlo ( purtroppo il file è in inglese ).
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Are You Blue? What Do You Do?
A Case Study on Treatment Options for DepressionRobert Grossman,
Psychology Department, Kalamazoo College
Amy Pettigrew, College of Nursing, University of Cincinnati
Linda Walsh, Psychology Department, University of Northern Iowa
Kathleen Boje, School of Pharmacy, University at BuffaloVersione
html
http://ublib.buffalo.edu/libraries/projects/cases/depression/depression_intro.html
Paula de waal
|
123
|
Da: Vitalia Murgia
Data: Dom 5 Mag 2002 4:34pm
Oggetto: Re: clipping del sito suggerito da manuela_ lungo
|
|
Carissimi
Ma a parte il grande "bla-bla" di autoreferenzialita' e la pomposa
presentazione del progetto siete riusciti a capire se questi signori
fanno gia' qualcosa di utile oltre ad avere inserito in rete il programma
di un convegno? Io non sono riuscita ad andare oltre la laettura del
programma del congresso frontale. Mi da l'impressione che tutto il progetto
sia sulla carta e di concreto non ci sia nulla.
ciao
Vitalia
- - - - - Original Message - - - - - ( per vedere il testo completo
del messaggio originale, vai a message 121)
From: Paula de Waal
To:
Sent: Sunday, May 05, 2002 12:10 PM
Subject: [lte-2002-ecm] clipping del sito suggerito da manuela_
lungo
|
124
|
Da: Vitalia Murgia
Data: Dom 5 Mag 2002 5:06pm
Oggetto: Re: Ogg: update del sitarello e notina per Anna
|
|
Cara Paula
sono andata a visitare il sito che indichi sotto ma per procedere
nei corsi oltre al tour dimostrativo, che dice molto poco sulla qualita'
dei corsi, ci si deve iscrivere e pagare delle cifre sostanziose.
Se dovessi giudicare da quanto dichiarano mi sembra che abbiano organizzato
una attivita' mista tra sessioni asincrone e sincrone che potrebbe essere
interessante.
ciao
Vitalia
- - - - - Original Message - - - - -
From: Paula de Waal
To:
Sent: Sunday, May 05, 2002 10:44 AM
Subject: R: [lte-2002-ecm] Ogg: update del sitarello e notina
per Anna
Ciao Vitalia!
Tra gli esempi che ho trovato ieri,
uno degli ambienti di e-learning per corsi di psicologia ha come proposta
un programa di seminari live via chat.
- - - - -Messaggio originale- - - - -
Da: Vitalia Murgia
Inviato: sabato 4 maggio 2002 22.18
A:
Oggetto: Re: [lte-2002-ecm] Ogg: update del sitarello e notina per
Anna
No, ti prego la chat non eliminiamola!! Tra le cose che
a mio parere sono piu' interessanti nello sviluppo futuro delle
potenzialita' formativa della rete ci sono proprio i momenti di
attivita' sincrona. So che sono difficili da realizzare, ma come
possiamo pensare di esprimere un giudizio sulla possibilita' di
fare l'analisi del caso in sincrono se non ci proviamo almeno una
volta anche solo per un'ora? Le "comunita ' di pratica" (la nostra
mi pare che lo sia) a mio parere potrebbero giovarsi molto della
possibilita' di interagire con momenti di chat. Perche' non ci proviamo
e poi dedichiamo un piccolo capitolo del nostro elaborato alle difficolta'
che potremo incontrare si di tipo tecnico che di tipo organizzativo
e metodologico?
A proposito avevamo poi raccolto gli spunti per la riflessione
in comune?
ciao
Vitalia
- - - - - Original Message - - - - -
From: Paola Ebranati
To:
Sent: Friday, May 03, 2002 5:55 PM
Subject: Re: [lte-2002-ecm] Ogg: update del sitarello e notina
per Anna
Annina,
ti ha saggiamente (come sempre) risposto Paula, la cui competenza
professionale specifica fa da guida in questa fase. :))
Provo a fare la fantasia che questi ultimi giorni: diciamo
dal 29 aprile in poi, il gruppo sta raggiungendo il picco piu'
alto di collaborazione e sta attuando in modo peraltro armonico
e simpatico un passaggio spontaneo di consegne di leadership in
quanto la situazione ora sta richiedendo la leadership di una
persona "legislativa" (cfr: "Stili di Pensiero - Differenze individuali
nell'apprendimento e nella soluzione di problemi" Robert J. Sternberg,
Erickson ed.1998, pagg.44-45), (Paula),con co-leadership di un'altra
di tipo piu' "giudiziario" (Vitalia).
- c'è stata una fase di avviamento (subito dopo il 6 aprile)
concreto e terra-terra, che ha coinvolto soprattutto un lavoro
tecnico-pratico di allestimento dell'ambiente e di management
dei ruoli (scheletro del prog., avvio ML e allestimento dell'home
del sitarello e aggiornamento quasi quotidiano dello stesso.)
Questo riflette uno stile cognitivo di tipo "esecutivo", che riconosco
come mio, perchè tendo a funzionare in modo abbastanza "isteroide-dipendente"
, che si potrebbe riconoscere dai registri utilizzati nella messaggistica.
La focalizzazione sull'aspetto pratico del "fare" ha allontanato
momentaneamente l'ansia legata alla presa di decisione degli obiettivi,
che si è puntualmente proposta non appena gli aspetti pratici
sono stati risolti.
- mi sembra quindi che - successivamente (ci sia stata
una fase di "semi impasse" in cui l'esigenza di definire piu'
concretamente gli obiettivi ha fatto scaturire la proposta di
Paula : "facciamo una chat"- faccio un'altra fantasia: che Paula
abbia osservato bene la situazione, mentre Vitalia, Manuela, Anna
e Giuseppe, e Beppe. erano intenti a cercare e analizzare i problemi
della formazione,(ed io a fare l'uncinetto;)) ed abbia generato
ipotesi, focalizzato per tutti noi i problemi chiave e abbia prodotto
il primo documento che ci avrebbe aiutato a cambiare marcia e
fare un salto di qualità (da Paula che altro ci si puo' aspettare?;))
- la deviazione in itinere (di 1 settimana) sulla prova delle
piattaforme, sulla negoziazione del possibile ODG, l'"aside" sui
criteri di sufficienza e requisiti di un evento in chat potrebbe
aver rappresentato forse un ulteriore ammortizzatore dell'ansia
piu o meno inconscia del gruppo rispetto agli obiettivi , come
quando in un punto critico di una discussione a un certo punto
si parla per qualche minuto di tutt'altro...
- poi Paula ha reso piu' efficace la sua azione "legislativa"
offrendo un modello di analisi che richiedeva per forza di cose
l'intervento complementare di Vitalia e si è formata per 4 giri
di posta una diade collaborativa (Paula e Vitalia) a favore e
beneficio del gruppo..per cui loro due hanno offerto un modello
concreto di procedura ..ed è quello che abbiamo tendenza a seguire.....
in conclusione, in questo momento sono Paula e Vitalia a condividere
la guida (come quando per fare 2000 km in macchina ci si alterna
a seconda delle capacità di guida e resistenza) sul contenuto
reale del prodotto. Questo potrebbe anche spiegare perchè sta
venendo un po meno la necessità di ricorrere alla chat.. non so,
che dite?
un salutone
paola eb
|
125
|
Da: Vitalia Murgia
Data: Dom 5 Mag 2002 5:45pm
Oggetto: Esperienza Odotoiatri
|
|
Carissimi
Ho finalmente riassunto il progetto degli odontoiatri ci ho messo
molto a farlo perche' l'ho riletto molte volte dato che volevo avere
conferma assoluta della buona impressione che avevo ricavato da una
prima e piu' veloce lettura:
Negoziating the Maze: Case based, Collaborative Distance Learning
in Dentistry
1) Il corso e' stato progettato per dare l'opportunita' a specializzandi
in odontoiatria di fine corso di incrementare le proprie capacita' nella
pianificazione di interventi di trattamento orale riabilitativo.
2) Coinvolti 1 tutore e 12 studenti di 5 Universita' di varie parti
del mondo che comunicavano solo via WEB.
3) Gli studenti hanno lavorato via mail in gruppi di tre. A ciascuno
di loro era stato assegnato un preciso ruolo: paziente (doveva esplicitare
i propri bisogni, definire il profilo personale e la propria storia
clinica, ecc.) specialista della riabilitazione orale (definire
il piano di cure ed il trattamento riabilitativo piu' consono alle caratteristiche
del paziente), medico delle cure primarie (doveva valutare la corrispondenza
sulle necessita' di trattamento del paziente ed il piano di cura predisposto
dallo specialista). Nel lavoro di gruppo ognuno doveva interpretare
il suo ruolo definendo i bisogni di salute, pianificando le cure e valutando
quali fossero le migliori opzioni per il caso.
4) Il materiale utile al lavoro di gruppo veniva condiviso via rete
o tramite CD ( radiografie, immagini di calchi, ecc).
5) Al termine dell'esperienza e' stato chiesto agli studenti di valutare
il percorso formativo:
10 studenti riferivano che la cosa migliore dell'esperienza era stata
la possibilita' di interagire con studenti di altre universita' ed altre
scuole di riabilitazione orale che adottavano differenti filosofie operative.
Essi sentivano di aver fatto una esperienza pratica ed utile che mimava
la "vita reale del dentista".
Otto studenti riferivano di aver acquisito una maggiore consapevolezza
dell'importanza di conoscere le esigenze del paziente quando si vuole
avere un aproccio olistico nelle cure.
Alla domanda su quale fosse stata la cosa peggiore di questa esperienza
gli studenti hanno risposto: alcune difficolta' tecniche e la presenza
di due studenti identificati troppo tardi e cosi' poco collaborativi
da rendere difficle il lavoro di gruppo.
Secondo gli studenti il progetto collaborativo ha raggiunto gli obiettivi
didattici che si proponeva pur meritando qualche modifica al sistema
organizzativo per poterlo utilizzare in maniera piu' estesa.
Il materiale didattico distribuito con il CD ROM si era rivelato
molto utile per sistematizzare le conoscenze in una serie di passaggi
logici e coerenti con le necessita' operative.
Il tutore era soddisfatto di aver partecipato al progetto e dichiarava
di aver imparato tanto quanto gli studenti da questa esperienza.
Il risultati di questo percorso di formazione rinforzano la
mia convinzione che la rete abbia delle potenzialita' formative notevoli
anche quando ci si propone di incidere sulle performance e modificare
i comportamenti, a patto che si rispettino le metodologie e che ci sia
una organizzazione, magari poco scenografica, ma molto mirata al raggiungimento
degli obiettivi che ci si propone. Quali sono gli aspetti piu' interessanti
da segnalare:
- L'operazione ha avuto un costo in risorse
umane molto contenuto: un tutor ha seguito 12 studenti riuniti in
gruppi di tre
- Ie risorse tecnologiche utilizzate sono state
minime: un sito (gli autori precisano che si e' limitato al minimo
lo sforzo grafico e si e' fatto solo quanto era necessario per renderlo
operativo, unica eccezione la trasmissione di immagini relative
ai casi)
- Il materiale didattico distribuito prima
del corso consisteva in un manuale descrittivo del modulo didattico,
il sito web, i compiti di ciascuno .
- Era previsto un manuale anche per il tutore,
membro del'universita' fortemente interessato alla formazione continua,
con indicazione dei compiti del tutor (principalmente di facilitatore
della formazione ma anche di potenziale esperto a cui chiedere eventuali
chiarimenti inerenti ai contenuti)
- Tutto sembra essere stato progettato con una
precisa conoscenza dei passaggi necessari a realizzare un buon intervento
formativo.
- Non c'e' mai stao un evento in sincrono ma
questo non pare aver inficiato la qualita' del lavoro collaborativo
ed i risultati finali.
- Tutte le persone coinvolte (tranne forse i
due studenti "sluggish") dichiarano di aver tratto beneficio dall'esperienza
anche in termini di miglioramento delle loro abilita' pratiche.
Dedicherei un posto importante nel nostro elaborato a questa esperienza
di formazione a distanza perche' risponde in pieno ai citeri di
una buona FAD, cosi' ben esposti su carta ed in presenza da Trentin
e da tutta la letteratura che ci e' stato consigliato di leggere dai
nostri docenti.
Ho ritrovato tantissimi nei criteri che il mio gruppo di lavoro
utilizza per la progettazione della formazione in aula.
scusate se mi sono dilungata
un caro saluto a tutti e buona restante domenica( piovosa qui in
Veneto!)
Vitalia
|
126
|
Da: Vitalia Murgia
Data: Dom 5 Mag 2002 6:13pm
Oggetto: il caso didattico non si usa solo nelle scienze mediche...
|
|
Vi ricordate che nel mio contributo sul caso didattico parlavo dello
studio dei casi in altre realta' professionali? L'elenco di siti che
vi ho ricopiato e' tratto dal "National Center for case study teaching
in Science" e riporta siti web che curano la formazione partendo
dallo studio dei casi. E' lo stesso sito http://ublib.buffalo.edu/libraries/projects/cases/case.html suggerito
da Paula e da cui Anna Fata ha tradotto il caso sulla depressione. Ovviamente
non vi propongo di visiatrli tutti ma era solo per condividere quanto
questa metodologia formativa sia utilizzata ed utile nell'apprendimento
attivo.
ciao
Vitalia
Science
- University
of Delaware PBL Clearinghouse: The
PBL Clearinghouse is a collection of problems and articles for teachers
interested in using problem-based learning. Teaching notes and supplementary
materials accompany each problem. Access to the University of Delaware
PBL Clearinghouse collection is limited to educators, who must register;
registration, however, is free.
- The
Clearinghouse for Decision Case Education: Agriculture, Food, Natural
Resources and the Environment: Developed by the Program for Decision
Cases at the University of Minnesota, the Clearinghouse brings together
a broad range of resources related to the use and development of cases.
It includes a catalog of decision case abstracts, a resource directory
which lists and describes materials relevant to case education, and
an online forum for discussing decision case education.
- ChemCases:
Case-Study General Chemistry Curriculum Supplements: Supported
by the National Science Foundation, ChemCases are designed to be used
in the second semester of freshman general chemistry course for science
and engineering majors to complement conventional text materials. These
cases can be viewed online along with the pedagogy and recommendations
for incorporating them into chemistry courses.
- Beyond
Discovery: The Path from Research to Human Benefit: Beyond Discovery
is a project of the National Academy of Sciences. It is a series of
case studies that identify and trace origins of important recent technological
and medical advances. Each case study reveals the crucial role played
by basic science, the applications of which could not have been anticipated
at the time the original research was conducted. The case studies
are produced through a close collaboration between professional science
writers and prominent scientists who have been directly involved with
the discoveries being described.
- Problem-Based
Learning in Biology with 20 Case Examples and Critical
Thinking in Biology: Case Problems - A Guide for Instructors developed
by Peter Ommundsen.
- IES
900: Restoring Nature, Student Case Studies: An impressive collection
of student case studies produced as part of a course that explores
the philosophic, historic, ecological, and political aspects of ecological
restoration. The course is taught by Professor Nancy Langston, Institute
for Environmental Studies, University of Wisconsin-Madison.
- Human
Anatomy and Physiology Case Study Project: The Human Anatomy and
Physiology Case Study Project at Niagara University contains cases
that illuminate important concepts of human anatomy and physiology.
Currently, the site includes cases relating to cells and tissues;
the integumentary system; bones and bony tissue; the muscular system;
the nervous system; and the digestive system.
- Energy
and the Environment Cases: A collection of short case studies
used in an experimental general education course taught at Cal State
Fullerton by Professor Mark Shapiro of the Physics Department.
- The
London Natural History Museum Science Casebook: Collection of
interactive Web-based cases.
- Animal
Use Case Studies: A collection of cases by Sharon Radford from
the 1992 Woodrow Wilson Biology Institute with questions and teaching
notes.
- UCLA
Statistics Case Studies: Brief case studies (with questions) from
the Department of Statistics at UCLA.
- The CHANCE
Database: Developed cooperatively by Middlebury, Grinnell, Spelman,
UC-San Diego, University of Minnesota, and Dartmouth, CHANCE is a
case study course on current chance events as reported in the daily
newspapers such as the New York Times and the Washington Post and
current journals such as Science, Nature, and the New England Journal
of Medicine.
Science Ethics
Engineering
- Engineering
Case Studies, Carleton University: Collection of information on
case studies in engineering including papers on how to write and how
to teach using engineering cases. The site includes a catalog of over
250 cases maintained by the Center for Case Studies in Engineering
at the Rose-Hulman Institute of Technology which provides abstracts
for the cases included and which can be searched by subject. Ordering
information is provided. Online reviews are available for many of
the cases.
- Case
Studies in Engineering Design: Collection of full-text case studies
from the University of Virginia which focuses on engineering design.
Cases include "Countdown to Catastrophe: The Shuttle Disaster" and
"Design Wars: Design Competition for the Chicago Public Library."
- Ergonomics
Case Studies: Case studies available through ErgoWeb describe
real life occupational hazards and their ergonomic solutions. Each
case study consists of a task description, ergonomic risk factors,
administrative or design solutions, comments, and vendor information.
Engineering Ethics
Medicine
Dentistry
Pharmacy
Sociology
- Sociology
Cases Database Project: University of Notre Dame, in conjunction
with Wadsworth Publishing Company, has created a database of cases
which will be available for educators to use in their sociology courses,
especially introductory courses. The WWW site provides basic information
on the project, an opportunity for you to submit your own ideas for
cases, a sample case, and links to other sites about cases and case
method teaching.
Public Policy, Management, International Affairs
- Kennedy
School of Government On-Line Case Catalog: The Case Program at
Harvard University's Kennedy School of Government is the world's largest
producer and repository of case studies designed for teaching about
how government works and how public policy is made. These cases are
intended to facilitate discussion-based, interactive learning about
both policy issues and management strategies in the public and not-for-profit
sectors. On the Web site, you can read descriptions of the Kennedy
School's almost 1500 cases, as well as find guides to how to teach
and learn by the case method.
- CaseNet
: Active Learning in International Affairs : World Wide Web site
for teachers interested in the use of the case method in International
Affairs.
Business
- Harvard
Business School Cases & Teaching Materials: The Harvard Business
School case collection includes over 7,500 cases.
- Stanford
Graduate School of Business Case List: Listing of cases (many
of which have teaching notes) developed by the Stanford business school.
- Darden
Case Collection: The Darden case collection, maintained by the
Darden Graduate School of Business Administration at the University
of Virginia, includes over 1000 cases. Abstracts are available and
the collection can be searched by keyword. Cases can be ordered directly
online.
- Richard
Ivey School of Business Case and Publication Services: Maintained
by the University of Western Ontario School of Business, the Case
and Publication Services Web site serves as a clearinghouse for the
School's 2100+ case studies.
- European
Case Clearing House: Based on the campus of Cranfield University
in the U.K., the clearinghouse maintains and distributes business
cases developed by the Cranfield School of Management and the London
Business School, as well as the business schools at Harvard, University
of Western Ontario, and University of Virginia. The Web site provides
telnet access to the COLIS abstract database, which can be searched
by subject area.
|
127
|
Da: Vitalia Murgia
Data: Dom 5 Mag 2002 6:40pm
Oggetto: Re: Introduzione alla Discussione del caso
|
|
Cara Anna
grazie dello sforzo di traduzione perche' anche se mastico molto
bene l'inglese leggere in italiano e' comunque molto meno faticoso.
Vorrei aggiungere alcune considerazioni di tipo metodologico al caso
che hai tradotto.
Mi sembra interessante evidenziare sopratutto:
- la precisa identificazione dei ruoli e dei compiti nella suddivisione
del lavoro
- l'assegnazione di un tempo definito per completare l'incarico (piu'
tempo si da e meno si conclude...)
- il materiale di supporto agli expert- groups (hand out) che servono
a guidare la discussione con conoscenze precise ed aggiornate.
- il file "OVERVIEW AND BACKGROUND" che ricorda gli obiettivi
didattici del caso con i blocchi di discussione "BLOCKS OF ANALYSIS"
(io le ho chiamate piste di dibattito), il NOTE-TAKING SHEET (fac
simile per registrare quanto viene detto nel gruppo con l'esperto e
che deve essere riportato dal rappresentante ai discenti). Questo contiene
persino la raccomandazione: Remember to practice what you are
going to say back in your Home Group. Your fellow experts can help make
sure you are being accurate. Insomma ci si preoccupa anche di ricordare
che si devono acquisire conoscenze precise su quanto deve essere riportato
nel gruppo di lavoro e di ricordare il ruolo di aiuto degli esperti.
- la CLASSROOM MANAGEMENT ovvero tutti i passaggi per
la conduzione corretta del caso tra i discenti: con "Detailed Directions
for Running the Case" e "Pre-class and Follow-up Assignments"
insomma niente e' lasciato al caso o alla fantasia dei vari
coordinatori dei gruppi.
Ritengo che questo sia l'unico modo perche' un caso didattico
possa essere produttivo, in qualsiasi contesto venga usato .
Anche questo e' un esempio di metodologia che va tenuta presente
e portata come esempio di buona progettazione.
A proposito tu o Paula siete in grado di trovarmi una referenza
bibliografica sintetica su questo metodo
Jigsaw? con la descrizione delle caratteristiche?
grazie e per oggi prometto che non vi annoio piu'
Vitalia
- - - - - Original Message - - - - -
From: Anna Fata
To:
Sent: Sunday, May 05, 2002 2:45 PM
Subject: [lte-2002-ecm] Introduzione alla Discussione del caso
Ciao Paula,
questo è quanto ho trovato come introduzione nel sito: non so se
ti riferivi esattamente a questo, anche perché è veramente poco.
Buona domenica a tutti.
Anna
"Il metodo dello studio del caso è stato utilizzato per anni per
insegnare la legge, l'economia e la medicina, ma è meno comune nella
scienza, nella quale sono stati introdotti nel corso degli anni
'90.
Come tecnica didattica è molto promettente perché contribuisce
ad umanizzare la scienza ed è in grado di illustrare la metodologia
scientifica ed i valori della scienza. Essa favorisce lo sviluppo
delle abilità individuali ed il pensiero critico. I casi sono storie
con un messaggio educativo".
- - - - - Original Message - - - - -
From: Paula de Waal
To:
Sent: Sunday, May 05, 2002 11:15 AM
Subject: R: [lte-2002-ecm] Discussione del caso
Grazie Anna! sei stata velocissima!
Sarebbe opportuno chiarire anche le dinamiche del metodo
jigsaw. Nello stesso site c'`e una introduzione. Sono queste dinamiche
che "percepisco"come valide anche in attività on-line. Facciamo
un riassunto anche di quello? Se qualcuno di noi conosce già il
metodo, potrebbe spiegarcelo ?
Incollo parti della mia e-mail anteriore per mantenere
il thread (alla fine della pagina)
Paula
- - - - -Messaggio originale- - - - -
Da: Anna Fata
Inviato: sabato 4 maggio 2002 22.34
A:
Oggetto: [lte-2002-ecm] Discussione del caso
Questa è la traduzione dello studio del caso con il metodo
'Jigsaw'.
Buona lettura e buona serata!
Anna
UNO STUDIO DEL CASO NELLE POSSIBILITA’ DI TRATTAMENTO
DELLA DEPRESSIONE
Il presente esercizio è stato progettato per introdurre
alle alternative possibili del trattamento della depressione. Il
suo obiettivo è mettere in evidenza quanto sia complesso scegliere
il trattamento.
Secondo molti docenti, il modo migliore per imparare
consiste nell’insegnare agli altri, per questo, la presente classe
virtuale si propone di fare ciò tramite il metodo “jigsaw”.
Gli obiettivi sono i seguenti:
- Apprendere i s/vantaggi ed i costi dei singoli
trattamenti;
- Comprendere le difficoltà e la natura probabilistica
delle decisioni relative al trattamento;
- Presentare le potenzialità dei trattamenti alternativi
e dei rimedi naturali;
- Stimolare la curiosità sulle risorse per il
trattamento della depressione nel proprio campo.
Il lavoro verrà articolato nelle seguenti Fasi:
- Fase 1: Divisione della classe in ‘Home Groups’,
ciascuno composto da 5 persone, a cui viene fatto leggere il caso
con i relativi trattamenti possibili. Al termine, viene eletto
un rappresentante del gruppo che frequenterà gli ‘Expert Groups’,
in cui prenderà nota dei vantaggi, svantaggi e costi dei singoli
trattamenti.
- Fase 2: Ciascun rappresentante tornerà nel suo
‘Home Group’ ed insegnerà ai compagni quanto appreso, i quali
dovranno riassumere poi quanto appreso. Alla fine, il gruppo si
metterà anche nei panni della paziente e indicherà quale tipo
di trattamento professionale preferirebbe provare per primo e
perché. Di fronte a tutta la classe, poi, verrà scelta una persona
che rappresenterà l’intero Home Group da cui proviene, per presentare
il riassunto di quanto appreso.
Il tempo medio stimato per tale percorso di apprendimento
è così suddiviso:
5’ per lettura e discussione del caso negli Home Groups
(Fase 1)
15’ negli Expert Groups
15’ negli Home Groups (Fase 2)
15’ per la presentazione e discussione di quanto appreso
nella Full Class
La valutazione viene effettuata:
- nell’immediato: in base alla partecipazione
di ciascun membro alla discussione ed alle argomentazioni addotte
alla scelta del trattamento;
- a lungo termine: domande su s/vantaggi,
costi di ciascun tipo di trattamento.
IL CASO
La paziente non è stata bene di recente, piangeva, rimuginava,
faticava a concentrarsi in classe nel corso delle ultime 2-3 settimane
e non sembrava più essere interessata a nulla, neanche alla pallavolo.
Si sentiva stanca, senza forze, non riusciva a dormire
bene alla notte, si svegliava molto presto e non era in grado di
riaddormentarsi. Sembrava molto depressa e faticava a stare in piedi.
La paziente ha riferito che, ultimamente, il suo ex-marito
le telefonava quasi tutte le notti e, spesso, minacciava di suicidarsi.
Inoltre, era preoccupata per la sua assicurazione sulla salute,
oltre che per la salute dei suoi genitori. Riferisce anche problemi
economici e la difficoltà di badare a se stessa e a suo figlio.
Di recente è stata anche dal medico di famiglia che le
ha consigliato di rivolgersi ad uno specialista per una possibile
diagnosi e trattamento per la depressione.
A questo punto vengono presentate le possibili terapie:
- Terapia farmacologia a base di antidepressivi
triciclici (es. amitriptilina, imipramina, doxepin). Tali principi
attivi stimolano l’SNC, potenziando le sinapsi adrenergiche e
bloccando la ricaptazione della norepinefrina e della serotonina.
IL periodo necessario per poter rilevare i primi benefici varia
da 1 a 3 settimane. Tale trattamento è indicato principalmente
per la depressione endogena. Il dosaggio va progressivamente aumentato
nel tempo, fino ad un massimo di 300mg/die, così come ridotto
gradualmente in fase di sospensione. Effetti collaterali più frequenti:
bocca asciutta, vertigini, mal di testa, aumento dell’appetito,
costipazione. Nle corso del trattamento è bene evitare l’assunzione
di alcolici, di esporsi in modo prolungato ai raggi solari e la
guida di auto e macchinari. Costo: circa 100$ per tre mesi, a
seconda del dosaggio. Vendita solo dietro presentazione della
ricetta medica.
- Terapia farmacologia a base di inibitori selettivi
della ricaptazione della serotonina (SSRIs) (es. fluoxetina, sertalina,
paroxetina): agiscono potenziando l’attività della serotonina,
impedendo la sua ricaptazione. Sono molto più efficaci degli antidepressivi
della generazione precedente, provocano meno effetti collaterali,
minori rischi di sovradosaggio ed è possibile anche un’unica somministrazione
giornaliera. L’efficacia si esplica in 5-6 settimane. Il dosaggio
va da 20 mg/die a 60 mg/die, non si dovrebbe superare gli 80mg/die.
Gli effetti collaterali possono essere: disturbi gastrici, cefalea,
nervosismo, vertigini, insonnia, disfunzioni sessuali. I costi
si aggirano intorno ai 200$ per tre mesi per dosi di 20mg/die.
La vendita avviene dietro presentazione di ricetta medica.
- Terapia farmacologia a base di inibitori di
monoamine ossidasi (MAO): elevano i livelli cerebrali delle amine
organogene. Comportano effetti collaterali potenzialmente seri,
per questo non rappresentano degli antidepressivi di elezione.
Il dosaggio va da 10mg/die ad un massimo di 60mg/die. I primi
effetti terapeutici si manifestano dopo 3-6 settimane dall’inizio
del trattamento. Gli effetti collaterali più frequenti sono: nausea,
secchezza delle fauci, vertigini. La reazione avversa più pericolosa
è rappresentata dalle crisi ipertensive scatenate dall’assunzione
di alcuni cibi e sostanze con elevato livello di tiramina, in
concomitanza con il trattamento farmacologico. Tale terapia comporta,
quindi, delle precise restrizioni alimentari. Il costo di 120
pastiglie da 10 mg. È di circa 70$. E’ necessaria la prescrizione
medica.
- Un rimedio naturale: l’Erba di St. John: l’Hypericum
perforatum sembra essere l’ingrediente attivo che agisce sullo
stato depressivo. Essa sembra essere efficace al pari degli antidepressivi
di ultima generazione. Presenta il vantaggio di minori effetti
collaterali, costi e maggiore soddisfazione per i pazienti. Gli
effetti secondari sono: irritazione della mucosa gastrica, fotosensibilizzazione,
rischi non ancora accertati in gravidanza. Accentua l’effetto
della caffeina, dei principi attivi contro la tosse e l’influenza,
degli antidepressivi, diminuisce l’effetto della pillola anticoncezionale.
La Food and Drug Administration la considera un integratore alimentare,
per questo la sua qualità non è soggetta a controlli di qualità
come i prodotto farmaceutici standard. I costi sono soggetti alla
variabilità del venditore: in genere, 90 pillole da 300 mg., sufficienti
per circa 1 mese, costano 8$. Non è necessaria la prescrizione
medica.
- Terapia cognitivo comportamentale (CBT): è una
forma strutturata di psicoterapia in cui al cliente viene insegnato
a riconoscere e cambiare i processi di pensiero che causano o
contribuiscono ad accentuare i sintomi della depressione. Inoltre,
ai pazienti viene insegnato anche a fare fronte alla difficoltà
di concentrazione, al procrastinare che, spesso, provoca un umore
disforico. E’ stato dimostrato che la CBT è efficace come l’imipramina
nel trattamento della depressione e come la psicoterapia interpersonale
(IPT). Anche se l’imipramina aveva un’azione più rapida nel tempo,
dopo 16 settimane i 3 gruppo erano equivalenti. Un miglioramento
dei sintomi si rileva tra 3-7 settimane dall’inizio del trattamento.
Si è visto che è molto più efficace con le persone depresse in
modo molto accentuato. Inoltre, la possibilità di ricaduta sembra
poco frequente. Il trattamento più efficace, però, sembra essere
quello combinato con gli antidepressivi. Gli effetti secondari
sono: l’abbandono, la necessità di una terapia di almeno 16-20
settimane, la ricerca del terapeuta, il tempo settimanale da dedicarvi,
la possibilità di errori. I costi vanno da 90$ a 120$ per seduta,
che al mese diventano 360$-480$. Alcune assicurazioni rimborsano
almeno una parte di tali costi.
- -
Il caso è stato creato da un team multidisciplinare
(infermieri/psicologi/farmacisti) e le attività proposte sono in
formato Jigsaw, una metodologia di organizzazione delle attività
e
dei ruoli dei gruppi di discussione molto cara alle università di
psicologia. La documentazione è completa: overview della metodologia,
consigli per la conduzione dei lavori, etc.
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
- - -
. ....conoscere meglio il Jigsaw potrebbe portarci
nella buona strada dell'uso di case study in ambienti collaborativi
on-line. Cosa ne pensate?
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
- - - - - - - - - - - - - -
.......Potremmo fare una task-force di traduzione, o
riassumere in ampie linee, etc. per coinvolgere chi non avrà la
possibilità di leggerlo ( purtroppo il file è in inglese ).
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
|
128
|
Da: Vitalia Murgia
Data: Dom 5 Mag 2002 7:08pm
Oggetto: Re: 2 righe per Paola e..
|
|
Grazie e scusa se ti ho costretto a segnalarmelo di nuovo. In realta'
lo avevo gia' scaricato con il proposito di leggerlo dopo la tua prima
segnalazione e poi mi era completamente passato dalla mente.
ciao
Vitalia
- - - - - Original Message - - - - -
From: Paula de Waal
To:
Sent: Sunday, May 05, 2002 11:15 AM
Subject: R: [lte-2002-ecm] 2 righe per Paola e..
Ecco Vitalia,
Non è un sito, è un paper
The Development of a Collaborative Distance Learning
Program to Facilitate Pediatric Problem-based Learning
http://www.med-ed-online.org/t0000008.htm
[08/04/2002 17.22.05]
- - - - -Messaggio originale- - - - -
Da: Vitalia Murgia
Inviato: sabato 4 maggio 2002 22.25
A:
Oggetto: Re: [lte-2002-ecm] 2 righe per Paola e..
Cara Paula
come gia' scritto a Paola concordo pienamente con te sulla opportunita'
di
fare la chiaccherata online. Giuro che domani mando il contributo
sul corso
degli odontoiatri. Ma per quanto attiene ai pediatri, forse mi sono
persa un
tuo suggerimento, ma non ricordo di aver visto siti con attivita'
di
collaborazione.
Ti prego richiamami alla memoria a quale sito ti riferisci.
ciao
Vitalia
- - - - - Original Message - - - - -
From: "Paula de Waal"
Sent: Saturday, May 04, 2002 12:21 AM
Subject: [lte-2002-ecm] 2 righe per Paola e..
Buona sera a tutti!
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Cara Paola,
Non sono d'accordo con te quando parli di leadership. Cerco soltanto
di
collaborare e selezionare materiale per avviare il dibattito collettivo.
Io e Vitalia abbiamo lavorato molto mercoledì scorso perché era
un giorno
di
festa e avevamo quella cosa rara che si chiama tempo.
Il coordinatore del gruppo sei tu e lo fai divinamente.
"Differenze individuali nell'apprendimento e nella soluzione di
problemi"
è
un titolo meraviglioso... ho già deciso che leggerò questo
libro. Ho
aggiunto "legislativa" alla lunga lista di parole-chiavi che associ
al mio
nome. Alla fine della poesia surreale mi auguro di poter aggiungere
il tuo
autografo (niente di virtuale), una buona scusa per ritrovarci!
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
-
Parlando di lavoro
1.In risposta al suggerimento di Paola Ebranati, nei giorni scorsi
ho
selezionato e "postato" alcune attività ecm on-line che ritenevo
rilevanti
al tema del nostro lavoro. Intendo completare il mio contributo
questo
fine
settimana con piccole osservazioni e riferimenti ai seguenti topici:
a.evidence-based medicine : ho letto il materiale suggerito da
Paola e da
Manuela e ho fatto un "clipping". Voglio collegarlo a 2 siti che
danno
crediti ecm per chi naviga e progetta il percorso di apprendimento
liberamente. Uno di questi siti è per ostetriche.
b.usabilità: ho visitato l'ultimo sito suggerito da Vitalia e
può essere
una
buona occasione per discutere alcuni aspetti della user experience
e della
pubblicazione delle sorgenti informative on line. Il corso è in
Flash e
può
esserci la possibilità che non funzioni bene oppure sia molto
lento per
alcuni di noi. Ho documentato il percorso con le immagini delle
schermate,
senza le quali non riuscirei a descrivere l'ambiente. Dal file
originale
di
12 mega, sono ora arrivata a circa 2 mega ma possono essere tanti
lo
stesso
se i client di posta o i servitori hanno dei filtri. Il formato
del file è
pdf. Sarebbe un problema per voi?
2.Altre cose che potrei fare, se ritenute utili o necessarie dala
parte
vostra, considerando il materiale che ho già raccolto:
a.comunità di pratica, collaborazione, cooperazione: ci sono i
casi che ho
suggerito nel primo contributo (odontoiatri e pediatri), e sono
gli unici
che ho trovato nel mondo della sanità. Potrei portare avanti il
riassunto
e
l'analisi della documentazione per avviare una discussione sulle
attività
più vicine al profilo del corso LTE, in ambito ecm ( se ho capito
bene,
Vitalia sta preparando qualcosa in questa direzione). Sarebbe
bello se
alcuno di voi trovassi riferimenti ad altre attività collaborative
(psicologia?).
multimedialità - ci sono molte iniziative ecm basate sul web casting,
che
vanno dalla semplice diffusione di registrazioni di lezioni live
alle
presentazioni integrate, alle sessioni pseudo-socratiche abbinate
o no a
strumenti di chat o q&A (domande e risposte). Posso fare una
lista di
links
a qualche presentazione ma qui entriamo nel territorio della lezione
quasi-frontale.
Se si vuole prendere la strada del multimediale sincrono,
il recente
contributo di Giuseppe sulle lezioni in presenza ed i contributi
anteriori
di Vitalia e Manuela sono ottimi punti di partenza per capire
le
differenze
delle dinamiche "in classe" sincrona virtuale e presenziale.
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
La chat
Paola ha chiesto conferma della opportunità della chat. Penso
che sia un
valido strumento di brainstorming se utilizzata dal gruppo completo
con
foco
su argomenti predefiniti. Il Ponte e le feste non ci hanno permesso
di
agendare un incontro al momento giusto e adesso ci troviamo in
una sorta
di
corsa contro il tempo. Quasi tutti hanno reagito positivamente
all'idea
della chiacherata e quindi potremmo anche rivedere gli obbiettivi
dell'incontro. Potrebbe essere interessante organizzare l'incontro
verso
la
fine del percorso, per raccogliere opinioni e riflessioni su questa
fase
del
corso.
a voi la parola!
Buon fine settimana!
Paula de Waal
|
129
|
Da: Paula de Waal
Data: Dom 5 Mag 2002 8:02pm
Oggetto: R: clipping del sito suggerito da manuela_ lungo
|
|
Buona sera a tutti!
È difficile capire il progetto dalla descrizione. Sembra
un portale verticale con una serie di risorse che possono essere consultate
liberamente ed altre attività basate sull'uso di groupware. Le attività
non sono descrite. La seguente frase fa pensare ai percorsi di aprendimento
definiti dall'utente:
Sistema interattivo di Aggiornamento Continuativo medico per
tematiche organizzate su domanda via Internet".
Questo potrebbe ispirarsri al concetto di "personal learning
plan", adottato da alcuni siti americani per il riconoscimento di crediti
ecm al tempo dedicato a ricerche di risorse on-line. Il sito più conosciuto
con questo profilo è
Clipping del sito:
1. descrizione
SKOLAR is Stanford University's first supported Internet spin-off.
Our flagship product Stanford SKOLAR MD was developed and is used
by the Stanford University School of Medicine. Stanford SKOLAR MD
delivers integrated searches across multiple, trusted reference sources,
giving physicians a superior information resource at the point-of-practice
to support clinical decision-making. Stanford SKOLAR MD is the first
program of Physician initiated in-context learning.
2. Crediti
Physicians can earn Category 1 CME credits while conducting
SKOLAR MD searches relevant to patient care, in-depth study or research.
Using Stanford SKOLAR MD to answer real-time, in-context clinical
questions has been approved by the AMA as the pilot program to introduce
this novel approach to obtaining CME.
After using SKOLAR MD to research a topic, you may elect to
apply for CME by answering a few simple questions regarding the study
session's relevance to your clinical decisions and practice and also
identifying the most helpful sources used.
Your application is automatically forwarded for approval by
Stanford SKOLAR physicians.
CME certificates are awarded in minimum increments of 0.25
hours and are issued quarterly. CME activity is billed quarterly at
a rate of $25/hour.
3. llearning by doing/ in-context learning
"SKOLAR's agreement with the AMA validates what we have known
for some time. To be successful, physicians must be lifelong learners.
By leveraging the technology of the Internet to integrate knowledge,
SKOLAR integrates doing and learning. Stanford SKOLAR, MD represents
the first time that a world-class University has been part of the
process of helping professionals learn while doing, and getting credit
for it."
"Working professionals learn primarily in the course of doing
their jobs, not by returning to a classroom setting. By providing
a rigorous system of doing and learning, and giving continuing education
credit in the world's most learning-intensive profession, SKOLAR validates
the way professionals really learn."
Nel contesto Europa, c'`e http://www.wisdomnet.co.uk/,
molto caro ai sostenitori della evidence based medicine.
Nel contesto Ostetriche Americane (nurse-midwife ?), http://acnm.digiscript.com/.
Si cercherà senzaltro di costruire una communità virtuale verticale.
- - - - -Messaggio originale- - - - -
Da: Vitalia Murgia
Inviato: domenica 5 maggio 2002 16.35
A:
Oggetto: Re: [lte-2002-ecm] clipping del sito suggerito da manuela_
lungo
Carissimi
Ma a parte il grande "bla-bla" di autoreferenzialita' e la pomposa
presentazione del progetto siete riusciti a capire se questi signori
fanno gia' qualcosa di utile oltre ad avere inserito in rete il programma
di un convegno? Io non sono riuscita ad andare oltre la laettura del
programma del congresso frontale. Mi da l'impressione che tutto il
progetto sia sulla carta e di concreto non ci sia nulla.
ciao
Vitalia
- - - - - Original Message - - - - - ( per vedere il testo
completo del messaggio originale, vai a message 121)
From: Paula de Waal
To:
Sent: Sunday, May 05, 2002 12:10 PM
Subject: [lte-2002-ecm] clipping del sito suggerito da manuela_
lungo
|
130
|
Da: Paula de Waal
Data: Dom 5 Mag 2002 8:10pm
Oggetto: R: Ogg: update del sitarello e notina per Anna
|
|
Si Vitalia, nel settore Mental Health non ti fano vedere niente
senza pagare. L'ambiente mi è sembrato interessante perchè oltre le
attività proposte (dosate, se vogliamo usare la terminologia suggerita
da Mario Rotta), c'`e una grande attenzione all'assistenza agli utenti
e alla gestione di Interest Groups, e oggi vado a colpi di copia/incolla:
Like the live seminars, live Interest Groups also restrict
group size while providing 24/7 access to Visiting Faculty who act
as group moderators. Interest Group members are typically practitioners
who share a common clinical interest such as improving knowledge of
and skills with eating disorders patients, conducting play therapy
or understanding the latest cognitive/behavioral techniques involved
with obsessive compulsive or panic disorders for example. The format
of the Interest Group is less structured than that of the Seminar.
Peer interaction and support are stressed. There are no required weekly
assignments per se, although the group moderator may make resource
suggestions. Group interaction is conducted on a message board that
allows members to post their comments and replies anytime and anyplace
they have and Internet connection. Clinicians who find they lack a
sufficient peer group in their geographic locale often find these
groups particularly rewarding.
Paula
- - - - -Messaggio originale- - - - -
Da: Vitalia Murgia
Inviato: domenica 5 maggio 2002 17.06
A:
Oggetto: Re: [lte-2002-ecm] Ogg: update del sitarello e notina per Anna
Cara Paula
sono andata a visitare il sito che indichi sotto ma per procedere
nei corsi oltre al tour dimostrativo, che dice molto poco sulla qualita'
dei corsi, ci si deve iscrivere e pagare delle cifre sostanziose.
Se dovessi giudicare da quanto dichiarano mi sembra che abbiano organizzato
una attivita' mista tra sessioni asincrone e sincrone che potrebbe
essere interessante.
ciao
Vitalia
- - - - - Original Message - - - - -
From: Paula de Waal
To:
Sent: Sunday, May 05, 2002 10:44 AM
Subject: R: [lte-2002-ecm] Ogg: update del sitarello e notina
per Anna
Ciao Vitalia!
Tra gli esempi che ho trovato ieri,
uno degli ambienti di e-learning per corsi di psicologia ha come
proposta un programa di seminari live via chat.
Paula
- - - - -Messaggio originale- - - - -
Da: Vitalia Murgia
Inviato: sabato 4 maggio 2002 22.18
A:
Oggetto: Re: [lte-2002-ecm] Ogg: update del sitarello e notina
per Anna
No, ti prego la chat non eliminiamola!! Tra le cose che
a mio parere sono piu' interessanti nello sviluppo futuro delle
potenzialita' formativa della rete ci sono proprio i momenti di
attivita' sincrona. So che sono difficili da realizzare, ma come
possiamo pensare di esprimere un giudizio sulla possibilita' di
fare l'analisi del caso in sincrono se non ci proviamo almeno
una volta anche solo per un'ora? Le "comunita ' di pratica" (la
nostra mi pare che lo sia) a mio parere potrebbero giovarsi molto
della possibilita' di interagire con momenti di chat. Perche'
non ci proviamo e poi dedichiamo un piccolo capitolo del nostro
elaborato alle difficolta' che potremo incontrare si di tipo tecnico che
di tipo organizzativo e metodologico?
A proposito avevamo poi raccolto gli spunti per la riflessione
in comune?
ciao
Vitalia
- - - - - Original Message - - - - -
From: Paola Ebranati
To:
Sent: Friday, May 03, 2002 5:55 PM
Subject: Re: [lte-2002-ecm] Ogg: update del sitarello e
notina per Anna
Annina,
ti ha saggiamente (come sempre) risposto Paula, la cui
competenza professionale specifica fa da guida in questa fase.
:))
Provo a fare la fantasia che questi ultimi giorni: diciamo
dal 29 aprile in poi, il gruppo sta raggiungendo il picco piu'
alto di collaborazione e sta attuando in modo peraltro armonico
e simpatico un passaggio spontaneo di consegne di leadership
in quanto la situazione ora sta richiedendo la leadership di
una persona "legislativa" (cfr: "Stili di Pensiero - Differenze
individuali nell'apprendimento e nella soluzione di problemi"
Robert J. Sternberg, Erickson ed.1998, pagg.44-45), (Paula),con
co-leadership di un'altra di tipo piu' "giudiziario" (Vitalia).
- c'è stata una fase di avviamento (subito dopo il 6 aprile)
concreto e terra-terra, che ha coinvolto soprattutto un lavoro
tecnico-pratico di allestimento dell'ambiente e di management
dei ruoli (scheletro del prog., avvio ML e allestimento dell'home
del sitarello e aggiornamento quasi quotidiano dello stesso.)
Questo riflette uno stile cognitivo di tipo "esecutivo", che
riconosco come mio, perchè tendo a funzionare in modo abbastanza
"isteroide-dipendente" , che si potrebbe riconoscere dai registri
utilizzati nella messaggistica. La focalizzazione sull'aspetto
pratico del "fare" ha allontanato momentaneamente l'ansia legata
alla presa di decisione degli obiettivi, che si è puntualmente
proposta non appena gli aspetti pratici sono stati risolti.
- mi sembra quindi che - successivamente (ci sia stata
una fase di "semi impasse" in cui l'esigenza di definire piu'
concretamente gli obiettivi ha fatto scaturire la proposta di
Paula : "facciamo una chat"- faccio un'altra fantasia: che Paula
abbia osservato bene la situazione, mentre Vitalia, Manuela,
Anna e Giuseppe, e Beppe. erano intenti a cercare e analizzare
i problemi della formazione,(ed io a fare l'uncinetto;)) ed
abbia generato ipotesi, focalizzato per tutti noi i problemi
chiave e abbia prodotto il primo documento che ci avrebbe aiutato
a cambiare marcia e fare un salto di qualità (da Paula che altro
ci si puo' aspettare?;))
- la deviazione in itinere (di 1 settimana) sulla prova delle
piattaforme, sulla negoziazione del possibile ODG, l'"aside"
sui criteri di sufficienza e requisiti di un evento in chat potrebbe
aver rappresentato forse un ulteriore ammortizzatore dell'ansia
piu o meno inconscia del gruppo rispetto agli obiettivi , come
quando in un punto critico di una discussione a un certo punto
si parla per qualche minuto di tutt'altro...
- poi Paula ha reso piu' efficace la sua azione "legislativa"
offrendo un modello di analisi che richiedeva per forza di cose
l'intervento complementare di Vitalia e si è formata per 4 giri
di posta una diade collaborativa (Paula e Vitalia) a favore
e beneficio del gruppo..per cui loro due hanno offerto un modello
concreto di procedura ..ed è quello che abbiamo tendenza a seguire.....
in conclusione, in questo momento sono Paula e Vitalia a condividere
la guida (come quando per fare 2000 km in macchina ci si alterna
a seconda delle capacità di guida e resistenza) sul contenuto
reale del prodotto. Questo potrebbe anche spiegare perchè sta
venendo un po meno la necessità di ricorrere alla chat.. non
so, che dite?
un salutone
paola eb
|
131
|
Da: Paula de Waal
Data: Dom 5 Mag 2002 8:21pm
Oggetto: R: Esperienza Odotoiatri
|
|
Ciao a Tutti!
Il sito con i materiale del progetto descrito da Vitalia è
ancora on-line. Se avete un po di tempo, andate subito a vederlo. Ci
sono i compiti assegnati, il timetable, i materiali audiovisivi, etc.
- - - - -Messaggio originale- - - - -
Da: Vitalia Murgia
Inviato: domenica 5 maggio 2002 17.46
A:
Oggetto: [lte-2002-ecm] Esperienza Odotoiatri
Carissimi
Ho finalmente riassunto il progetto degli odontoiatri ci ho messo
molto a farlo perche' l'ho riletto molte volte dato che volevo avere
conferma assoluta della buona impressione che avevo ricavato da una
prima e piu' veloce lettura:
Negoziating the Maze: Case based, Collaborative Distance Learning
in Dentistry
1) Il corso e' stato progettato per dare l'opportunita' a specializzandi
in odontoiatria di fine corso di incrementare le proprie capacita'
nella pianificazione di interventi di trattamento orale riabilitativo.
2) Coinvolti 1 tutore e 12 studenti di 5 Universita' di varie parti
del mondo che comunicavano solo via WEB.
3) Gli studenti hanno lavorato via mail in gruppi di tre. A ciascuno
di loro era stato assegnato un preciso ruolo: paziente (doveva esplicitare
i propri bisogni, definire il profilo personale e la propria storia
clinica, ecc.) specialista della riabilitazione orale (definire
il piano di cure ed il trattamento riabilitativo piu' consono alle
caratteristiche del paziente), medico delle cure primarie (doveva
valutare la corrispondenza sulle necessita' di trattamento del paziente
ed il piano di cura predisposto dallo specialista). Nel lavoro di
gruppo ognuno doveva interpretare il suo ruolo definendo i bisogni
di salute, pianificando le cure e valutando quali fossero le migliori
opzioni per il caso.
4) Il materiale utile al lavoro di gruppo veniva condiviso via
rete o tramite CD ( radiografie, immagini di calchi, ecc).
5) Al termine dell'esperienza e' stato chiesto agli studenti di
valutare il percorso formativo:
10 studenti riferivano che la cosa migliore dell'esperienza era
stata la possibilita' di interagire con studenti di altre universita'
ed altre scuole di riabilitazione orale che adottavano differenti
filosofie operative. Essi sentivano di aver fatto una esperienza pratica
ed utile che mimava la "vita reale del dentista".
Otto studenti riferivano di aver acquisito una maggiore consapevolezza
dell'importanza di conoscere le esigenze del paziente quando si vuole
avere un aproccio olistico nelle cure.
Alla domanda su quale fosse stata la cosa peggiore di questa esperienza
gli studenti hanno risposto: alcune difficolta' tecniche e la presenza
di due studenti identificati troppo tardi e cosi' poco collaborativi
da rendere difficle il lavoro di gruppo.
Secondo gli studenti il progetto collaborativo ha raggiunto gli
obiettivi didattici che si proponeva pur meritando qualche modifica
al sistema organizzativo per poterlo utilizzare in maniera piu'
estesa.
Il materiale didattico distribuito con il CD ROM si era rivelato
molto utile per sistematizzare le conoscenze in una serie di passaggi
logici e coerenti con le necessita' operative.
Il tutore era soddisfatto di aver partecipato al progetto e dichiarava
di aver imparato tanto quanto gli studenti da questa esperienza.
Il risultati di questo percorso di formazione rinforzano la
mia convinzione che la rete abbia delle potenzialita' formative notevoli
anche quando ci si propone di incidere sulle performance e modificare
i comportamenti, a patto che si rispettino le metodologie e che ci
sia una organizzazione, magari poco scenografica, ma molto mirata
al raggiungimento degli obiettivi che ci si propone. Quali sono gli
aspetti piu' interessanti da segnalare:
- L'operazione ha avuto un costo in risorse
umane molto contenuto: un tutor ha seguito 12 studenti riuniti in
gruppi di tre
- Ie risorse tecnologiche utilizzate sono
state minime: un sito (gli autori precisano che si e' limitato al
minimo lo sforzo grafico e si e' fatto solo quanto era necessario
per renderlo operativo, unica eccezione la trasmissione di
immagini relative ai casi)
- Il materiale didattico distribuito
prima del corso consisteva in un manuale descrittivo del modulo
didattico, il sito web, i compiti di ciascuno .
- Era previsto un manuale anche per il tutore,
membro del'universita' fortemente interessato alla formazione continua,
con indicazione dei compiti del tutor (principalmente di facilitatore
della formazione ma anche di potenziale esperto a cui chiedere eventuali
chiarimenti inerenti ai contenuti)
- Tutto sembra essere stato progettato con
una precisa conoscenza dei passaggi necessari a realizzare un buon
intervento formativo.
- Non c'e' mai stao un evento in sincrono
ma questo non pare aver inficiato la qualita' del lavoro collaborativo
ed i risultati finali.
- Tutte le persone coinvolte (tranne forse
i due studenti "sluggish") dichiarano di aver tratto beneficio dall'esperienza
anche in termini di miglioramento delle loro abilita' pratiche.
Dedicherei un posto importante nel nostro elaborato a questa esperienza
di formazione a distanza perche' risponde in pieno ai citeri
di una buona FAD, cosi' ben esposti su carta ed in presenza da Trentin
e da tutta la letteratura che ci e' stato consigliato di leggere dai
nostri docenti.
Ho ritrovato tantissimi nei criteri che il mio gruppo di lavoro
utilizza per la progettazione della formazione in aula.
scusate se mi sono dilungata
un caro saluto a tutti e buona restante domenica( piovosa qui in
Veneto!)
Vitalia
|
132
|
Da: Paula de Waal
Data: Dom 5 Mag 2002 8:44pm
Oggetto: Riferenze didattiche sul jigsaw - serie clippings della domenica_lungo
|
|
Riferenze didattiche sul jigsaw - serie clippings della domenica
(risorse non commentate e copincollate)
Ci sono dei link a siti in inglese e in italiano:
In inglese:
(contesto scuola)
The jigsaw classroom is a specific cooperative learning technique
with a three-decade track record of success. Just as in a jigsaw puzzle,
each piece- -each student's part- -is essential for the completion and
full understanding of the final product. If each student's part is essential,
then each student is essential; and that is precisely what makes this
strategy so effective.
Here is how it works: The students in a history class, for example,
are divided into small groups of five or six students each. Suppose
their task is to learn about World War II. In one jigsaw group, Sara
is responsible for researching Hitler's rise to power in pre-war Germany.
Another member of the group, Steven, is assigned to cover concentration
camps; Pedro is assigned Britain's role in the war; Melody is to research
the contribution of the Soviet Union; Tyrone will handle Japan's entry
into the war; Clara will read about the development of the atom bomb.
Eventually each student will come back to her or his jigsaw group
and will try to present a well-organized report to the group. The situation
is specifically structured so that the only access any member has to
the other five assignments is by listening closely to the report of
the person reciting. Thus, if Tyrone doesn't like Pedro, or if he thinks
Sara is a nerd and tunes her out or makes fun of her, he cannot possibly
do well on the test that follows.
To increase the chances that each report will be accurate, the
students doing the research do not immediately take it back to their
jigsaw group. Instead, they meet firstwith students who have the identical
assignment (one from each jigsaw group). For example, students assigned
to the atom bomb topic meet as a team of specialists, gathering information,
becoming experts on their topic, and rehearsing their presentations.
We call this the "expert" group. It is particularly useful for students
who might have initial difficulty learning or organizing their part
of the assignment, for it allows them to hear and rehearse with other
"experts."
Once each presenter is up to speed, the jigsaw groups reconvene
in their initial heterogeneous configuration. The atom bomb expert in
each group teaches the other group members about the development of
the atom bomb. Each student in each group educates the whole group about
her or his specialty. Students are then tested on what they have learned
about World War II from their fellow group member.
What is the benefit of the jigsaw classroom? First and foremost,
it is a remarkably efficient way to learn the material. But even more
important, the jigsaw process encourages listening, engagement, and
empathy by giving each member of the group an essential part to play
in the academic activity. Group members must work together as a team
to accomplish a common goal; each person depends on all the others.
No student can succeed completely unless everyone works well together
as a team. This "cooperation by design" facilitates interaction among
all students in the class, leading them to value each other as contributors
to their common task.
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Jigsaw in 10 Easy Steps
The jigsaw classrom is very simple to use. If you are a teacher,
just follow these steps:
1.Divide students into 5- or 6-person jigsaw groups.
The groups should be diverse in terms of gender, ethnicity, race,
and ability.
2.Appoint one student from each group as the leader.
Initially, this person should be the most mature student in the group.
3.Divide the day's lesson into 5-6 segments. For example,
if you want history students to learn about Eleanor Roosevelt, you
might divide a short biography of her into stand-alone segments on:
(1) Her childhood, (2) Her family life with Franklin and their children,
(3) Her life after Franklin contracted polio, (4) Her work in the
White House as First Lady, and (5) Her life and work after Franklin's
death.
4.Assign each student to learn one segment, making sure
students have direct access only to their own segment.
5.Give students time to read over their segment at least
twice and become familiar with it. There is no need for them to memorize
it.
6.Form temporary "expert groups" by having one student
from each jigsaw group join other students assigned to the same segment.
Give students in these expert groups time to discuss the main points
of their segment and to rehearse the presentations they will make
to their jigsaw group.
7.Bring the students back into their jigsaw groups.
8.Ask each student to present her or his segment to the
group. Encourage others in the group to ask questions for clarification.
9.Float from group to group, observing the process. If
any group is having trouble (e.g., a member is dominating or disruptive),
make an appropriate intervention. Eventually, it's best for the group
leader to handle this task. Leaders can be trained by whispering an
instruction on how to intervene, until the leader gets the hang of
it.
10. At the end of the session, give a quiz
on the material so that students quickly come to realize that these
sessions are not just fun and games but really count.
The Problem of the Dominant Student
Many jigsaw teachers find it useful to appoint one of the students
to be the discussion leader for each session, on a rotating basis.
It is the leader's job to call on students in a fair manner and try
to spread participation evenly. In addition, students quickly realize
that the group runs more effectively if each student is allowed to
present her or his material before question and comments are taken.
Thus, the self interest of the group eventually reduces the problem
of dominance.
The Problem of the Slow Student
Teachers must make sure that students with poor study skills
do not present an inferior report to the jigsaw group. If this were
to happen, the jigsaw experience might backfire (the situation would
be akin to the untalented baseball player dropping a routine fly ball
with the bases loaded, earning the wrath of teammates). To deal with
this problem, the jigsaw technique relies on "expert" groups. Before
presenting a report to their jigsaw groups, each student enters an
expert group consisting of other students who have prepared a report
on the same topic. In the expert group, students have a chance to
discuss their report and modify it based on the suggestions of other
members of their expert group. This system works very well. In the
early stages, teachers may want to monitor the expert groups carefully,
just to make sure that each student ends with an accurate report to
bring to her or his jigsaw group. Most teachers find that once the
expert groups get the hang of it, close monitoring becomes unnecessary.
The Problem of Bright Students Becoming Bored
Boredom can be a problem in any classroom, regardless of the
learning technique being used. Research suggests, however, that there
is less boredom in jigsaw classrooms than in traditional classrooms.
Youngsters in jigsaw classes report liking school better, and this
is true for the bright students as well as the slower students. After
all, being in the position of a teacher can be an exciting change
of pace for all students. If bright students are encouraged to develop
the mind set of "teacher," the learning experience can be transformed
from a boring task into an exciting challenge. Not only does such
a challenge produce psychological benefits, but the learning is frequently
more thorough.
The Problem of Students Who Have Been Trained to Compete
Research suggests that jigsaw has its strongest effect if introduced
in elementary school. When children have been exposed to jigsaw in
their early years, little more than a "booster shot" (one hour per
day) of jigsaw in middle school and high school is required to maintain
the benefits of cooperative learning. But what if jigsaw has not been
used in elementary school? Admittedly, it is an uphill battle to introduce
cooperative learning to 16-year olds who have never before experienced
it. Old habits are not easy to break. But they can be broken, and
it is never too late to begin. Experience has shown that although
it generally takes a bit longer, most high school students participating
in jigsaw for the first time display a remarkable ability to benefit
from the cooperative structure.
In Conclusion
Some teachers may feel that they have already tried a cooperative
learning approach because they have occasionally placed their students
in small groups, instructing them to cooperate. Yet cooperative learning
requires more than seating youngsters around a table and telling them
to share, work together, and be nice to one another. Such loose, unstructured
situations do not contain the crucial elements and safeguards that
make the jigsaw and other structured cooperative strategies work so
well.
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
In Italiano
( Contesto comunità di apprendimento - Trentin)
http://www.bdp.it/iride/polaris/albero/comlearn.html
Jigsaw. Il metodo Jigsaw è stato introdotto in ambiente scolastico
per la prima volta da Aronson (Aronson, 1978) e consente di coinvolgere
gli studenti attivamente nell'organizzazione, progettazione e definizione
dei curricola facendoli divenire parzialmente responsabili di quanto
deciso in classe. Questo metodo è costituito da una serie di fasi
successive e consequenziali che nel loro insieme formano un ciclo
di ricerca.
Durante la prima fase gli studenti scelgono l'argomento su cui lavorare.
Con il metodo del brain-storming si individuano gli argomenti che
più interessano la classe. L'argomento deve essere definito ad un
livello abbastanza generale, come per esempio la "catena alimentare".
In questo modo si può lavorare con diversi livelli di quantità di
conoscenze a disposizione: da uno più elementare, avendo anche poche
informazioni a disposizione, fino ad un livello più complesso, da
esperti avendo a disposizione un gran numero di conoscenze e riflessioni.
Nella seconda fase, si individuano cinque sotto-argomenti, per esempio
l'argomento più generale della catena alimentare è scomposto in: animali
estinti, animali in via di estinzione, vita artificiale, come aiutare
gli animali in via di estinzione e le popolazioni urbanizzate e ciascuno
di questi sotto-argomenti rappresenta un'area di successiva specializzazione.
Con la terza fase si formano tanti gruppi di ricerca quanti sono i
sotto-argomenti individuati e ogni gruppo sceglie di lavorare su uno
dei cinque sotto-argomenti disponibili. I gruppi di ricerca utilizzano
materiale sia scolastico che extra-scolastico e consultando gli esperti
"veri", quelli esterni alla comunità.
Durante la quarta fase i gruppi si scompongono e si formano cinque
nuovi gruppi, in modo tale che in ciascun gruppo ci sia un esperto
di un certo sotto-argomento. Quindi ogni studente possiede un quinto
delle informazioni disponibili sull'argomento generale e ciascun quinto
di informazione deve essere ricombinato per formare l'unità. Nei nuovi
gruppi ciascun bambino, essendo esperto per una certa parte del materiale,
insegna e spiega agli altri studenti le conoscenze che ha acquisito
durante la fase precedente e prepara delle domande per verificarne
l'apprendimento. La valutazione finale è comunque basata, per ciascun
bambino, sull'intera unità.
Il ciclo di ricerca dura approssimativamente 10 settimane. L'insegnante
o un esperto esterno (un ricercatore o un visitatore invitato) introduce
le varie unità o approfondisce particolari aspetti che interessano
la classe attraverso una modalità di conduzione della lezione definita
"benckmarch". Durante una lezione "benckmarch" si introducono concetti
ritenuti fondamentali, presentati come problematici, che per essere
risolti richiedono attività e discussioni. E' utilizzato un approccio
multiprospettico e si gli studenti sono incoraggiati a rappresentarsi
i legami tra le diverse idee e concetti.
Inoltre, l'insegnante deve sottolineare ed evidenziare punti in comune
tra le diverse sotto-unità e sostenere il lavoro di ricostruzione
dell'unità più generale.
___________________________________________
http://www.bdp.it/iride/polaris/albero/telecoop.html
Il metodo Jigsaw [Aroson, 1978] è organizzato in un sequenza
di fasi che nel loro insieme formano un ciclo di ricerca. Eccole in
breve:
1.attraverso un brain storming gli studenti scelgono
l'argomento su cui lavorare;
2.l'argomento viene decomposto in cinque sotto argomenti;
3.si creano tanti gruppi di ricerca quanti sono i sotto-argomenti
con l'obiettivo di creare un pool di esperti in ciascuno di essi;
4.i gruppi si scompongono e si ricompongono in cinque
nuovi gruppi in modo tale che vi sia almeno un esperto per ciascuno
dei sotto-argomenti. Ogni componente del nuovo gruppo possiede quindi
un quinto delle conoscenze sull'argomento;
5.all'interno del gruppo avviene la "ricucitura" delle
singole sotto-conoscenze al fine di formare l'unità, o meglio la conoscenza
sull'intero argomento di studio
Altri link in italiano:
tratto da TD Tecnologie Didattiche, n. 4 1994, 21 pg.
Community of learners
Strumenti e metodi per imparare collaborando
M. Beatrice Ligorio, Università di Berkeley, USA
universita di torino/
Nel metodo Jigsaw i
discenti vengono coinvolti attivamente nell'organizzazione, progettazione
e definizione dei curricola facendoli divenire parzialmente responsabili
del progetto formativo. Nella prima fase si sceglie collegialmente l'argomento
del corso, nella seconda fase lo si divide in sottoargomenti e nella
terza si formano tanti gruppi di ricerca quanti sono i sottoargomenti
individuati, i quali avranno ciascuno la responsabilità di reperire
materiale su quel sotto-argomento e diventando quindi gli "esperti"
della comunità in quel dato settore. Nella quarta fase i gruppi si scompongono
e si formano nuovi gruppi in modo che in ciascuno vi sia un esperto
di un dato sottoargomento; in questi gruppo ciascun esperto insegna
e spiega agli altri le conoscenze acquisite durante la fase precedente
e prepara delle domande per la verifica dell'apprendimento. La valutazione
finale per ciascun discente viene comunque fatta su tutti i sottoargomenti.
universita di trento/
MODELLI DI COOPERATIVE LEARNING
breve riassunto del jigsaw ed altri 7 modelli di apprendimento
cooperativo
- - - - -Messaggio originale- - - - -
Da: Vitalia Murgia
Inviato: domenica 5 maggio 2002 18.41
A:
Oggetto: Re: [lte-2002-ecm] Introduzione alla Discussione del caso
grazie dello sforzo di traduzione perche' anche se mastico molto
bene l'inglese leggere in italiano e' comunque molto meno faticoso.
Vorrei aggiungere alcune considerazioni di tipo metodologico al
caso che hai tradotto.
Mi sembra interessante evidenziare sopratutto:
- la precisa identificazione dei ruoli e dei compiti nella suddivisione
del lavoro
- l'assegnazione di un tempo definito per completare l'incarico
(piu' tempo si da e meno si conclude...)
- il materiale di supporto agli expert- groups (hand out) che servono
a guidare la discussione con conoscenze precise ed aggiornate.
- il file "OVERVIEW AND BACKGROUND" che ricorda gli obiettivi
didattici del caso con i blocchi di discussione "BLOCKS OF ANALYSIS"
(io le ho chiamate piste di dibattito), il NOTE-TAKING SHEET
(fac simile per registrare quanto viene detto nel gruppo con l'esperto
e che deve essere riportato dal rappresentante ai discenti). Questo
contiene persino la raccomandazione: Remember to practice what
you are going to say back in your Home Group. Your fellow experts
can help make sure you are being accurate. Insomma ci si preoccupa
anche di ricordare che si devono acquisire conoscenze precise su quanto
deve essere riportato nel gruppo di lavoro e di ricordare il ruolo
di aiuto degli esperti.
- la CLASSROOM MANAGEMENT ovvero tutti i passaggi
per la conduzione corretta del caso tra i discenti: con "Detailed
Directions for Running the Case" e "Pre-class and Follow-up Assignments"
insomma niente e' lasciato al caso o alla fantasia dei vari
coordinatori dei gruppi.
Ritengo che questo sia l'unico modo perche' un caso didattico
possa essere produttivo, in qualsiasi contesto venga usato .
Anche questo e' un esempio di metodologia che va tenuta
presente e portata come esempio di buona progettazione.
A proposito tu o Paula siete in grado di trovarmi una referenza
bibliografica sintetica su questo metodo
Jigsaw? con la descrizione delle caratteristiche?
grazie e per oggi prometto che non vi annoio piu'
Vitalia
- - - - - Original Message - - - - -
From: Anna Fata
To:
Sent: Sunday, May 05, 2002 2:45 PM
Subject: [lte-2002-ecm] Introduzione alla Discussione del caso
Ciao Paula,
questo è quanto ho trovato come introduzione nel sito: non so
se ti riferivi esattamente a questo, anche perché è veramente poco.
Buona domenica a tutti.
Anna
"Il metodo dello studio del caso è stato utilizzato per anni
per insegnare la legge, l'economia e la medicina, ma è meno comune
nella scienza, nella quale sono stati introdotti nel corso degli
anni '90.
Come tecnica didattica è molto promettente perché contribuisce
ad umanizzare la scienza ed è in grado di illustrare la metodologia
scientifica ed i valori della scienza. Essa favorisce lo sviluppo
delle abilità individuali ed il pensiero critico. I casi sono
storie con un messaggio educativo".
- - - - - Original Message - - - - -
From: Paula de Waal
To:
Sent: Sunday, May 05, 2002 11:15 AM
Subject: R: [lte-2002-ecm] Discussione del caso
Grazie Anna! sei stata velocissima!
Sarebbe opportuno chiarire anche le dinamiche del metodo
jigsaw. Nello stesso site c'`e una introduzione. Sono queste dinamiche
che "percepisco"come valide anche in attività on-line. Facciamo
un riassunto anche di quello? Se qualcuno di noi conosce già il
metodo, potrebbe spiegarcelo ?
Incollo parti della mia e-mail anteriore per mantenere
il thread (alla fine della pagina)
- - - - -Messaggio originale- - - - -
Da: Anna Fata
Inviato: sabato 4 maggio 2002 22.34
A:
Oggetto: [lte-2002-ecm] Discussione del caso
Questa è la traduzione dello studio del caso con il
metodo 'Jigsaw'.
Buona lettura e buona serata!
Anna
UNO STUDIO DEL CASO NELLE POSSIBILITA’ DI TRATTAMENTO
DELLA DEPRESSIONE
Il presente esercizio è stato progettato per introdurre
alle alternative possibili del trattamento della depressione.
Il suo obiettivo è mettere in evidenza quanto sia complesso
scegliere il trattamento.
Secondo molti docenti, il modo migliore per imparare
consiste nell’insegnare agli altri, per questo, la presente
classe virtuale si propone di fare ciò tramite il metodo “jigsaw”.
Gli obiettivi sono i seguenti:
- Apprendere i s/vantaggi ed i costi dei singoli
trattamenti;
- Comprendere le difficoltà e la natura probabilistica
delle decisioni relative al trattamento;
- Presentare le potenzialità dei trattamenti
alternativi e dei rimedi naturali;
- Stimolare la curiosità sulle risorse per
il trattamento della depressione nel proprio campo.
Il lavoro verrà articolato nelle seguenti Fasi:
- Fase 1: Divisione della classe in ‘Home
Groups’, ciascuno composto da 5 persone, a cui viene fatto
leggere il caso con i relativi trattamenti possibili. Al
termine, viene eletto un rappresentante del gruppo che frequenterà
gli ‘Expert Groups’, in cui prenderà nota dei vantaggi,
svantaggi e costi dei singoli trattamenti.
- Fase 2: Ciascun rappresentante tornerà
nel suo ‘Home Group’ ed insegnerà ai compagni quanto appreso,
i quali dovranno riassumere poi quanto appreso. Alla fine,
il gruppo si metterà anche nei panni della paziente e indicherà
quale tipo di trattamento professionale preferirebbe provare
per primo e perché. Di fronte a tutta la classe, poi, verrà
scelta una persona che rappresenterà l’intero Home Group
da cui proviene, per presentare il riassunto di quanto appreso.
Il tempo medio stimato per tale percorso di apprendimento
è così suddiviso:
5’ per lettura e discussione del caso negli Home Groups
(Fase 1)
15’ negli Expert Groups
15’ negli Home Groups (Fase 2)
15’ per la presentazione e discussione di quanto appreso
nella Full Class
La valutazione viene effettuata:
- nell’immediato: in base alla partecipazione
di ciascun membro alla discussione ed alle argomentazioni addotte
alla scelta del trattamento;
- a lungo termine: domande su s/vantaggi,
costi di ciascun tipo di trattamento.
IL CASO
La paziente non è stata bene di recente, piangeva,
rimuginava, faticava a concentrarsi in classe nel corso delle
ultime 2-3 settimane e non sembrava più essere interessata a
nulla, neanche alla pallavolo.
Si sentiva stanca, senza forze, non riusciva a dormire
bene alla notte, si svegliava molto presto e non era in grado
di riaddormentarsi. Sembrava molto depressa e faticava a stare
in piedi.
La paziente ha riferito che, ultimamente, il suo ex-marito
le telefonava quasi tutte le notti e, spesso, minacciava di
suicidarsi. Inoltre, era preoccupata per la sua assicurazione
sulla salute, oltre che per la salute dei suoi genitori. Riferisce
anche problemi economici e la difficoltà di badare a se stessa
e a suo figlio.
Di recente è stata anche dal medico di famiglia che
le ha consigliato di rivolgersi ad uno specialista per una possibile
diagnosi e trattamento per la depressione.
A questo punto vengono presentate le possibili terapie:
- Terapia farmacologia a base di antidepressivi
triciclici (es. amitriptilina, imipramina, doxepin). Tali
principi attivi stimolano l’SNC, potenziando le sinapsi adrenergiche
e bloccando la ricaptazione della norepinefrina e della serotonina.
IL periodo necessario per poter rilevare i primi benefici
varia da 1 a 3 settimane. Tale trattamento è indicato principalmente
per la depressione endogena. Il dosaggio va progressivamente
aumentato nel tempo, fino ad un massimo di 300mg/die, così
come ridotto gradualmente in fase di sospensione. Effetti
collaterali più frequenti: bocca asciutta, vertigini, mal
di testa, aumento dell’appetito, costipazione. Nle corso del
trattamento è bene evitare l’assunzione di alcolici, di esporsi
in modo prolungato ai raggi solari e la guida di auto e macchinari.
Costo: circa 100$ per tre mesi, a seconda del dosaggio. Vendita
solo dietro presentazione della ricetta medica.
- Terapia farmacologia a base di inibitori
selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRIs) (es.
fluoxetina, sertalina, paroxetina): agiscono potenziando l’attività
della serotonina, impedendo la sua ricaptazione. Sono molto
più efficaci degli antidepressivi della generazione precedente,
provocano meno effetti collaterali, minori rischi di sovradosaggio
ed è possibile anche un’unica somministrazione giornaliera.
L’efficacia si esplica in 5-6 settimane. Il dosaggio va da
20 mg/die a 60 mg/die, non si dovrebbe superare gli 80mg/die.
Gli effetti collaterali possono essere: disturbi gastrici,
cefalea, nervosismo, vertigini, insonnia, disfunzioni sessuali.
I costi si aggirano intorno ai 200$ per tre mesi per dosi
di 20mg/die. La vendita avviene dietro presentazione di ricetta
medica.
- Terapia farmacologia a base di inibitori
di monoamine ossidasi (MAO): elevano i livelli cerebrali delle
amine organogene. Comportano effetti collaterali potenzialmente
seri, per questo non rappresentano degli antidepressivi di
elezione. Il dosaggio va da 10mg/die ad un massimo di 60mg/die.
I primi effetti terapeutici si manifestano dopo 3-6 settimane
dall’inizio del trattamento. Gli effetti collaterali più frequenti
sono: nausea, secchezza delle fauci, vertigini. La reazione
avversa più pericolosa è rappresentata dalle crisi ipertensive
scatenate dall’assunzione di alcuni cibi e sostanze con elevato
livello di tiramina, in concomitanza con il trattamento farmacologico.
Tale terapia comporta, quindi, delle precise restrizioni alimentari.
Il costo di 120 pastiglie da 10 mg. È di circa 70$. E’ necessaria
la prescrizione medica.
- Un rimedio naturale: l’Erba di St. John:
l’Hypericum perforatum sembra essere l’ingrediente attivo
che agisce sullo stato depressivo. Essa sembra essere efficace
al pari degli antidepressivi di ultima generazione. Presenta
il vantaggio di minori effetti collaterali, costi e maggiore
soddisfazione per i pazienti. Gli effetti secondari sono:
irritazione della mucosa gastrica, fotosensibilizzazione,
rischi non ancora accertati in gravidanza. Accentua l’effetto
della caffeina, dei principi attivi contro la tosse e l’influenza,
degli antidepressivi, diminuisce l’effetto della pillola anticoncezionale.
La Food and Drug Administration la considera un integratore
alimentare, per questo la sua qualità non è soggetta a controlli
di qualità come i prodotto farmaceutici standard. I costi
sono soggetti alla variabilità del venditore: in genere, 90
pillole da 300 mg., sufficienti per circa 1 mese, costano
8$. Non è necessaria la prescrizione medica.
- Terapia cognitivo comportamentale (CBT):
è una forma strutturata di psicoterapia in cui al cliente
viene insegnato a riconoscere e cambiare i processi di pensiero
che causano o contribuiscono ad accentuare i sintomi della
depressione. Inoltre, ai pazienti viene insegnato anche a
fare fronte alla difficoltà di concentrazione, al procrastinare
che, spesso, provoca un umore disforico. E’ stato dimostrato
che la CBT è efficace come l’imipramina nel trattamento della
depressione e come la psicoterapia interpersonale (IPT). Anche
se l’imipramina aveva un’azione più rapida nel tempo, dopo
16 settimane i 3 gruppo erano equivalenti. Un miglioramento
dei sintomi si rileva tra 3-7 settimane dall’inizio del trattamento.
Si è visto che è molto più efficace con le persone depresse
in modo molto accentuato. Inoltre, la possibilità di ricaduta
sembra poco frequente. Il trattamento più efficace, però,
sembra essere quello combinato con gli antidepressivi. Gli
effetti secondari sono: l’abbandono, la necessità di una terapia
di almeno 16-20 settimane, la ricerca del terapeuta, il tempo
settimanale da dedicarvi, la possibilità di errori. I costi
vanno da 90$ a 120$ per seduta, che al mese diventano 360$-480$.
Alcune assicurazioni rimborsano almeno una parte di tali costi.
- -
Il caso è stato creato da un team multidisciplinare
(infermieri/psicologi/farmacisti) e le attività proposte sono
in
formato Jigsaw, una metodologia di organizzazione delle attività
e
dei ruoli dei gruppi di discussione molto cara alle università
di
psicologia. La documentazione è completa: overview della metodologia,
consigli per la conduzione dei lavori, etc.
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
- - - - -
. ....conoscere meglio il Jigsaw potrebbe portarci
nella buona strada dell'uso di case study in ambienti collaborativi
on-line. Cosa ne pensate?
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
- - - - - - - - - - - - - - - -
.......Potremmo fare una task-force di traduzione,
o
riassumere in ampie linee, etc. per coinvolgere chi non avrà
la
possibilità di leggerlo ( purtroppo il file è in inglese ).
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Are You Blue? What Do You Do?
A Case Study on Treatment Options for DepressionRobert Grossman,
Psychology Department, Kalamazoo College
Amy Pettigrew, College of Nursing, University of Cincinnati
Linda Walsh, Psychology Department, University of Northern
Iowa
Kathleen Boje, School of Pharmacy, University at BuffaloVersione
html
http://ublib.buffalo.edu/libraries/projects/cases/depression/depression_intro.html
|
133
|
Da: Anna Fata
Data: Dom 5 Mag 2002 8:45pm
Oggetto: Re: Dinamiche di gruppo
|
|
Buonasera a tutti,
rispondo agli input di Paola: Dinamiche di gruppo: come e perché
funzioniamo?
Schematicamente, queste sono alcune riflessioni che mi sono venute
in mente riguardo la questione sopra citata:
1. La presenza di una coordinatrice tenace e preparata (.. non è
adulazione!! :- )) ), in grado non solo di allestire l'aspetto organizzativo
del lavoro da svolgere, ma anche di creare un'atmosfera di 'familiarità',
atta a mettere a proprio agio ciascun partecipante, che viene, così,
facilitato nella sua opera di messa in comune delle conoscenze e della
sua professionalità.
2. L'argomento scelto con le possibili implicazioni sul versante
professionale e la possibilità di attingere ad un background di competenze
e di expertise pregressi.
3. Sul versante strettamente relazionale, la conoscenza dei partecipanti,
già avviata in occasione degli incontri in presenza ed approfondita
online. Per chi, come la sottoscritta, non è riuscita a fare ciò, le
sensazioni iniziali di 'esclusione', di 'lontananza' sono venute
rapidamente meno, grazie al ruolo unificante della coordinatrice, che
ha provveduto tempestivamente ad aggiornarmi sui contenuti dell'incontro
e a favorire le relazioni intragruppo.
Per ora è tutto.
Un caro saluto.
Anna
|
134
|
Da: Vitalia Murgia
Data: Lun 6 Mag 2002 6:50am
Oggetto: Re: Riferenze didattiche sul jigsaw - serie clippings della
domenica_lungo
|
|
grazie davvero Paula sei sempre un valido aiuto!
buona settimana di lavoro a tutti voi
Vitalia
- - - - - Original Message - - - - - ( per vedere il testo completo
del messaggio originale, vai a message 132)
From: Paula de Waal
To:
Sent: Sunday, May 05, 2002 8:44 PM
Subject: [lte-2002-ecm] Riferenze didattiche sul jigsaw - serie
clippings della domenica_lungo
|
135
|
Da: Vitalia Murgia
Data: Lun 6 Mag 2002 11:09pm
Oggetto: Re: 2 righe per Paola e..
|
|
Cara Paola
Come va la tua malattia? Avevi davvero la parotite o era solo un
sospetto del medico? Spero, comunque stiano le cose, che la febbre non
sia ancora cosi' alta. Facci sapere qualcosa perche' senza la nostra
valorosa condottiera-coordinatrice siamo un po' perduti!
Avevo pensato di tradurre il materiale descrittivo del metodo jigsaw
per metterlo sul nostro documento ma non so se tu ritieni che possa
servire. Aspetto tue notizie, sopratutto sulla salute.
un caro saluto
Vitalia
- - - - - Original Message - - - - -
From: Paola Ebranati
To:
Sent: Saturday, May 04, 2002 4:41 PM
Subject: Re: [lte-2002-ecm] 2 righe per Paola e..
Cara Paula,
grazie del msg:) volevo precisare un paio di pensieri: il primo e'
che agganciandomi alla richiesta di Anna volevo raccogliere un po
anche le impressioni sulle fasi dinamiche interiori affettive del
nostro gruppo e per questo ho dato voce alla fantasia. Parte del nostro
lavoro e' anche quello di vedere il 'ritmo del respiro' del gruppo
e trovarne una linea di progressione per osservarci e raccontarlo
agli altri, altrimenti parte degli obiettivi del corso LTE verrebbero
tralasciati.
C'e' una sezione nel nostro sitarello che (dinamiche del gruppo)
che secondo me dovrebbe essere compilato totalmente a 14 mani perche'
dovrebbe essere la parte di lavoro pýu' 'collaborata' di tutte. e
sara' l'ultimo sforzo.Ýn questi giorni sto cercando di formarmi un
modello grafico di come siamo e perche' (teniamo le dita incrociate)
stiamo funzionando. Per questo ho lanciato il sasso e non appena avremo
finito con l'ECM sarei felice di avere le fantasie di tutti riguardo
a questo gruppo, con diverse metafore. Il gruppo come e' stato visto
e vissuto da ognuno di noi. (Comincio a dire questa cosa per prepararci
ad assorbire il distacco della fine del viaggio).
Ho usato le parole 'leadership' e 'legislativo' 'giudiziaria' 'esecutiva'
etc... senza specificare il significato ed il contesto d cui vengono:
ho solo accennato alla fonte bibliografica senza chiarire ulteriormente
le possibili ambiguita' che questi termini potrebbero far sorgere.
http://www.snow.utoronto.ca/Learn2/mod3/tsinventory.html
Se diamo per buona la definizione del nostro cooperare come 'ritmo
del respiro', allora quello che ho chiamato leadership in Paula e
Vitalia nel weekend di maggio, si puo' leggere come 'l'avvio di un
intake di aria'.
(quote)Cerco soltanto di collaborare e selezionare materiale per
avviare il dibattito collettivo.Io e Vitalia abbiamo lavorato molto
mercoledì scorso perché era un giorno di festa e avevamo quella cosa
rara che si chiama tempo.(unquote) .. e questo era l'avvio di un intake
di aria, un lead-up..una cosa buona perche' fa vivere:)
(group hug)
_______lavoro________
splendido il lavoro di riduzione da 12 a 2 mega...non so se conviene
circolarlo fra noi in pdf. In alternativa si puo convertire in HTML
e postare sul sitarello. Per cui lo puoi mandare a me in due
o tre pezzi e poi lo carico io.
a.comunità di pratica, collaborazione, cooperazione: ci sono i casi
che ho suggerito nel primo contributo (odontoiatri e pediatri), e
sono gli unici che ho trovato nel mondo della sanità.
Per mio conto andrebbe bene un approfondimento di analisi e d aspettare
il contributo di Vitalia.
Sarebbe bello se alcuno di voi trovassi riferimenti ad altre attività
collaborative (psicologia?).
Sto guardando, ma non ci sono corsi online ECM accreditati specifici
per ora.(quote)le differenze delle dinamiche "in classe" sincrona
virtuale e presenziale.(unquote)
Direi che Giuseppe potrebbe far triade con Manuela e Vitalia (visto
che fanno formazione di default) per analizzare questo aspetto.
Chýedo aiuto perche' Beppe sta - oltre che affogando nei bilanci-
anche aspettando un compito: secondo me potrebbe attaccarsi al documento
:Scenari e tendenze di mercato ed offrire un contributo pratico (utilizzando
il progetto suo di lavoro) dell'analisi dei costi e della pianificazione
logistico-finanziaria di corsi ECM accreditati.. che ne dite?
PS: io in questo momento sto un po fuori combattimento per 40 di
febbre. Forse ho gli orecchioni (non ridete), ma non lo so, il medico
non l'ha ancora capito..un virus?
|